Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz: ad Indian Wells andrà in scena il quinto atto di una rivalità destinata a prendersi la scena del tennis mondiale. Una rivalità che già ci ha regalato grandi emozioni, gioie e delusioni, ma soprattutto spettacolo. Ripercorriamo le tappe.
Due giovanissimi Sinner ed Alcaraz, entrambi beneficiari di un Wild Card, si incontrarono per la prima volta il 2 aprile 2019, in un Challenger sulla terra battuta di Alicante, a meno di cento chilometri da Murcia, città natale di Carlito. In quell’occasione ebbe la meglio l’attuale numero due al mondo, che staccò il pass per il secondo turno con un 6-2, 3-6, 6-3 in 1 ora e 52 minuti di gioco. Sebbene sia stato bello e lottato, il match non viene incluso nei precedenti perché non si disputò sotto l’insegna del circuito maggiore.
Il primo atto “ufficiale” della rivalità tra Sinner e Alcaraz è dunque quello che li vide protagonisti il 3 novembre 2021 sul cemento indoor del Masters 1000 di Parigi-Bercy. All’epoca lo spagnolo aveva da poco compiuto 18 anni, era il numero 35 al mondo e già annoverava in bacheca un titolo Atp. La sua ascesa stava procedendo a gonfie vele. Jannik, a sua volta, era il numero nove al mondo e lottava per strappare un posto alle Atp Finals di Torino. Perse per 7-6(1), 7-5 al secondo turno. Il punteggio basterebbe a far ben intendere quanto fu tirato il confronto, ma sicuramente le immagini rendono meglio dei freddi numeri. Eccole.
La seconda partita tra Sinner ed Alcaraz si disputò meno di un anno fa, sul prestigioso palcoscenico dell’All England Tennis Club di Londra. Ovvero a Wimbledon. Entrambi non avevano impressionato – eufemismo – nelle precedenti uscite sul verde. Ma erano reduci da una buona stagione sul rosso europeo, in particolare il murciano, vincitore – consecutivamente – dell’Atp 500 di Barcellona e del Masters 1000 di Madrid (poco prima aveva trionfato anche al Masters 1000 di Miami e all’Atp 500 di Rio de Janeiro).
Era il 3 luglio precisamente quando l’azzurro e Alcaraz si trovarono l’uno al cospetto dell’altro per contendersi l’accesso ai quarti di finale. La spunto l’altoatesino con un netto 6-1, 6-4, 6(8)-7, 6-3. Di nuovo equilibrio nei testa a testa, amore scoppiato tra Jannik e l’erba della capitale inglese. Colpirono specialmente la sua crescita al servizio e i miglioramenti nel gioco a rete, come potete apprezzare nel video che segue.
E veniamo quindi a quello che probabilmente è il ricordo più piacevole per l’Italtennis: la finale sulla terra di Umago.
Disputatasi il 31 luglio sempre dello scorso anno – 28 giorni dopo la sfida sul verde di Wimbledon -, fu una partita accesissima nel primo set, a senso unico nei successivi due parziali. In Croazia, Jannik confermò l’eccellente livello mostrato nel Regno Unito imponendosi per 6(5)-7, 6-1, 6-1. Sesto titolo in carriera per lui; seconda scoppola di fila in finale per Alcaraz, battuto la settimana precedente ad Amburgo da Lorenzo Musetti. Lo spagnolo si consolò col nuovo best ranking alla quarta piazza. L’azzurro, invece, rimase stabile alla numero 10.
L’ultimo atto della rivalità tra Sinner e Alcaraz, ad oggi, è quello svoltosi sul cemento dello US Open 2022. Ed è sicuramente il più doloroso per gli appassionati italiani, ma soprattutto per l’altoatesino.
Persa la prima frazione 3-6, Jannik si aggiudicò il secondo parziale al tie-break dopo aver annullato ben cinque set point. Poi passò in vantaggio vincendo anche il tie-break del terzo parziale. Nel quarto andò due volte avanti di un break, ma si fece riprendere in altrettante occasioni, con tanto di match point sfumato nel decimo game (5-4 A-40). Scampato il pericolo, Alcaraz salì letteralmente in cattedra e si guadagnò la semifinale con un 7-5, 6-3.
Gara incredibile, che resterà negli annali di questo sport. Gara che spianò la strada a Carlos verso il primo titolo Slam e la corona di numero uno al mondo. Gara che aprì un periodo di crisi di gioco per il tennista nostrano, apparso scottato sotto l’aspetto mentale.
Arrivando ad oggi, Sinner e Alcaraz stanno vivendo un ottimo periodo di forma. E si trovano in una situazione praticamente identica a livello di risultati: entrambi sono reduci da due finali consecutive, entrambi una l’hanno vinta e l’altra l’hanno persa. L’unica cosa a variare sono le loro prospettive: in caso titolo, Jannik raggiungerà la sesta posizione della classifica mondiale (best ranking); Carlos si riprenderà la vetta. Ne è passato di tempo da quel Challenger di Alicante, vero?
Il Masters 1000 di Indian Wells è trasmesso su Sky Sport 1 (canale 201 e 472-482 del digitale terrestre), Sky Sport Tennis (canale 205) e Sky Sport Action (canale 206). Per gli abbonati di Sky tutti i match sono disponibili su Sky Go anche sui dispositivi (smartphone o tablet). In streaming è possibile seguire il torneo sull’app di Now TV previo abbonamento. Indian Wells, inoltre, è visibile anche su Supertennis (canale 212 del decoder e sul digitale terrestre al canale 64), dove alle ore 12 e in replica alle ore 18, andrà in onda la partita più interessante della giornata precedente.
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