Kyrgios senza freni: dalla terra piatta al paragone Jordan-Federer

Nick Kyrgios ha partecipato all’ultima puntata del podcast Impaulsive, condotto dal famoso youtuber Logan Paul. L’australiano ha affrontato diversi argomenti, tra cui il terrapiattismo, le piramidi egizie, il GOAT del tennis e un curioso aneddoto su Wimbledon.

Le teorie cospiratrici di Nick

Kyrgios sta affrontando la riabilitazione dopo l’operazione alla gamba dello scorso mese di gennaio che gli ha impedito di competere all’Australian Open. Il bad boy, in questo periodo, sta rilasciando molte interviste per impegnare il tempo lontano dai campi da tennis. Una delle più interessanti è stata con Logan Paul, in cui ha parlato di teorie cospiratrici, del GOAT del tennis e di un curioso aneddoto sulla finale persa a Wimbledon.

“Terra piatta? Sinceramente non so più a cosa credere. Mi chiedo anche se le piramidi siano state costruite dall’uomo oppure no. Le porte sono troppo grandi e noi umani non abbiamo bisogno di porte così grandi.

Discorso GOAT? Federer e Jordan sono molto simili. Credo, però, che se guardiamo i numeri il migliore sia Novak. Sono sicuro che Michael potrebbe ancora giocare nell’NBA di oggi, mentre le vecchie leggende del tennis non potrebbero farlo. Per questo motivo sono sicuro che il migliore di sempre nel tennis debba essere un giocatore di quest’epoca.

A Wimbledon è stata la chance della vita. Se avessi vinto lì sono sicuro che mi sarei ritirato almeno per uno o due anni.

Penso di poter vincere uno slam, a Wimbledon ci sono andato vicino. Ero a soli due set dalla vittoria e dopo aver vinto il primo ero sicuro di potercela fare. Non sono, però, riuscito a sfruttare il momento e lui non mi ha concesso più niente.

Sentivo di potercela fare, è strano perché non penso mai di potercela fare. Mi sento sempre che lo stia facendo per gli altri e per zittire gli haters. Quella volta, però, lo stavo facendo solo per me”.

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