Paolo Bertolucci ha analizzato la sconfitta di Jannik Sinner con Daniil Medvedev nella finale dell’Atp500 di Rotterdam. Secondo il campione di Coppa Davis 1976, l’altoatesino sta migliorando sempre più nonostante la sconfitta.
L’analisi di Paolo
Bertolucci, al contrario del suo ex capitano di Coppa Davis Nicola Pietrangeli, non si lascia mai andare ad attacchi o giudizi troppo negativi per i giovani ragazzi del circuito. Analizzando la sconfitta di Sinner a Rotterdam, infatti, Paolo ha speso parole di conforto e speranza per quello che, ad oggi, è il miglior giocatore italiano nel ranking Atp (da ieri è tornato numero 12 del mondo).
“Ha vinto il più forte. Applausi a Daniil Medvedev, non mi aspettavo potesse raggiungere il livello mostrato quando era in cima alla classifica in questa finale. Lo stop di Sinner non rappresenta certo un passo indietro, anzi la conferma di una maturazione e di una consapevolezza che lo porteranno lontano in stagione, sempre che i problemi fisici gli concedano tregua.
Jannik per un’ora è stato il miglior giocatore in campo contro una versione del suo avversario vicina ai tempi d’oro. Ha avuto un rendimento troppo alterno col servizio e per tenere la velocità di palla di chi aveva di fronte è incorso in troppi gratuiti, in particolare con il dritto.
Non possiede nel servizio un’arma in grado di garantirgli il cambio di registro, quando il canovaccio tattico lo richiede. Non è una bocciatura, saprà trarre lezioni proficue anche dalla sconfitta di domenica.
Il fatto che questa sconfitta da molti sia vissuta come una delusione, dimenticando chi sia Medvedev e che stiamo parlando di un ragazzo di 21 anni, dà l’idea delle aspettative che Sinner si porta sulle spalle”.
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