Dopo mesi di silenzi e di voci di corridoio, l’Atp si è finalmente espressa sulle accuse mosse da Olya Sharypova, ex fidanzata di Alexander Zverev, al tedesco. Per l’organo internazionale non ci sono abbastanza elementi per giudicare il tennista colpevole.
Il comunicato ufficiale
In attesa del definitivo verdetto del tribunale giudiziario, si è già espresso quello sportivo: Zverev non ha commesso alcuna violenza nei confronti dell’ex fidanzata.
L’accusa era stata mossa dalla giovane nei mesi scorsi, attraverso i racconti al giornalista Ben Rothenberg che ha mosso una vera e propria campagna mediatica contro il tennista. Dal canto suo, Zverev ha sempre professato la propria innocenza e, da ieri, è dello stesso avviso anche l’Atp.
“Commissionata dall’ATP nell’ottobre 2021, l’indagine ha esaminato le accuse di abusi domestici fatte dall’ex fidanzata di Zverev, Olya Sharypova. Mentre l’obiettivo principale dell’indagine riguardava presunti abusi avvenuti all’evento Atp masters1000 a Shanghai nel 2019, il suo ambito includeva anche presunti comportamenti scorretti in altre località, tra cui Monaco, New York e Ginevra, come indicato nei rapporti pubblici.
Dopo un esauriente processo di 15 mesi, LFG ha presentato la sua relazione completa ad Atp. Sulla base della mancanza di prove attendibili e resoconti di testimoni oculari, oltre alle dichiarazioni contrastanti di Sharypova, Zverev e altri intervistati, l’indagine non è stata in grado di comprovare le accuse di abuso o determinare che le violazioni delle regole Atp per i reati in loco o per i principali reati dei giocatori ha avuto luogo.
Di conseguenza, l’Atp non intraprenderà alcuna azione disciplinare nei confronti di Zverev. Questa determinazione può tuttavia essere rivalutata qualora venissero alla luce nuove prove o qualora eventuali procedimenti legali rivelassero violazioni delle regole Atp.
Zverev ha costantemente negato tutte le accuse e ha sostenuto le indagini dell’Atp”.
Sulla questione ha chiosato anche l’amministratore delegato della federazione internazionale, Massimo Calvelli.
“La gravità e la complessità di queste accuse hanno richiesto un iter investigativo estremamente approfondito e notevoli risorse.
Ci ha anche richiesto di rivolgerci a investigatori specializzati, che era un nuovo terreno per l’Atp. Alla fine, riteniamo che il processo esaustivo fosse necessario per raggiungere un giudizio informato. Ha anche mostrato la necessità per noi di essere più reattivi in materia di salvaguardia. È il motivo per cui abbiamo fatto dei passi in quella direzione, con ancora molto lavoro importante da fare”.
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