Australian Open, Djokovic: tra complimenti di Federer e questioni famigliari

Novak Djokovic ha vinto il decimo titolo all’Australian Open (22 slam in totale) ed è stato sommerso dai complimenti (e dalle critiche per il comportamento del padre). Su Instagram sono arrivati anche quelli di Roger Federer, attraverso una stories apparsa sul suo profilo.

I complimenti di Roger

Federer si è ritirato dalle scene lo scorso settembre durante la Laver Cup di Londra. La sua presenza nel mondo del tennis, però, sta continuando, con lo svizzero sempre molto attivo durante i tornei e pronto ad elogiare i suoi ex colleghi.

Anche al termine dell’Australian Open, il maestro non ha dubitato un secondo nel volersi complimentare con Djokovic attraverso una stories apparsa sul proprio profilo Instagram.

“Incredibile successo, ancora una volta. Congratulazioni”.

Le polemiche per il padre

Oltre ai tanti complimenti (da parte di addetti ai lavori e non), nelle ultime ore Nole ha dovuto affrontare le critiche attorno al padre. Srdjan Djokovic, infatti, non ha preso parte alla finale del figlio dopo le polemiche per le foto scattate con i sostenitori di Putin fuori la Rod Laver Arena (ha posato anche con bandiere russe e serbe con stampata la Z filorussa).

“Venire in Australia è stato molto bello perché amo essere qui. I miei risultati ne sono la dimostrazione. Volevo tornare qui con tutto me stesso, volevo giocare di nuovo.

Ovviamente, considerando i fatti dell’anno scorso, ero un po’ nervoso. Non sapevo come sarei stato accolto dalle persone. Devo dire che è stata un’esperienza positiva.

Non sarei riuscito a fare ciò che ho fatto qui e a Adelaide se non mi fossi sentito a mio agio in campo. Ci sono stati eventi che non mi sono piaciuti, soprattutto negli ultimi giorni con mio padre. Non è stato facile conviverci, anche perché sono arrivati nelle ultime fasi di uno slam. Allo stesso tempo, credo di aver tenuto bene botta.

Le persone che sono state al mio fianco hanno fatto un grandissimo lavoro per preservare la mia tenuta mentale e non posso che ringraziarle. Mi hanno aiutato a dare il massimo”.

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