“La più grande vittoria della mia vita. Non so se mi perdonerete mai…”. Djokovic a cuore aperto

Battendo in finale Stefanos Tsitsipas, Novak Djokovic ha conquistato il decimo Australian Open della sua straordinaria carriera, agganciando Rafael Nadal a quota 22 nella speciale classifica che tiene conto dei titoli slam in bacheca.

Il successo di Melbourne, inoltre, ha consentito al serbo di riprendersi il trono del ranking mondiale dopo sette mesi dalla sua abdicazione. Un’abdicazione, il cui processo si avviò proprio in Australia un anno fa, quando Nole fu prima detenuto e poi espulso per essere entrato nel Paese da non vaccinato contro il Covid. L’essere restio a sottoporsi alla vaccinazione lo ha in seguito portato a dover rinunciare a molti altri tornei, con conseguenti ripercussioni sulla classifica (è uscito addirittura dalla top-10 Atp).

Anche per questo, il nativo di Belgrado ha definito il trionfo australiano con la “più grande vittoria” ottenuta durante il suo percorso sportivo. Vi proponiamo un estratto delle parole cariche di commozione che ha rilasciato durante la cerimonia di consegna del trofeo.

Djokovic: “La più grande vittoria della mia vita”

“Devo dire che questo è stato uno dei tornei più impegnativi che abbia mai giocato in vita mia, considerando le circostanze. Non giocare l’anno scorso, tornare quest’anno… Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno fatto sentire il benvenuto, che mi hanno fatto sentire a mio agio a Melbourne e in Australia”, ha esordito Djokovic. Poi ha aggiunto: “C’è un motivo per cui ho sempre giocato il mio miglior tennis qui, su questo campo, davanti al leggendario Rod Laver: grazie mille per essere presente stasera, signore”.

Come vi abbiamo anticipato, durante il suo discorso un emozionatissimo Nole ha definito il trionfo australiano come il più grande della sua carriera: “Ho provato a darmi un pizzicotto e a vivere questi momenti. È un lungo viaggio lo so, anche questo è un lungo discorso da parte mia, quindi abbiate pazienza ragazzi. Solo la mia squadra e la mia famiglia sanno cosa hanno significato per me le ultime 4-5 settimane. Questa è probabilmente la più grande vittoria della mia vita, considerando le circostanze”.

Il serbo, in seguito, ha ringraziato proprio la sua famiglia e il suo team per avergli trasmesso amore e sostegno incondizionatamente, nonostante la sua complessità caratteriale: “Che viaggio è stato per la mia famiglia, per la mia squadra e per me stesso. Non so da dove cominciare e dove finire. Credo che nulla sia scontato”. “Sono consapevole che voi – ha continuato riferendosi a staff e famiglia – a volte tollerate i lati peggiori della mia carattere dentro e fuori dal campo. Apprezzo la vostra pazienza, l’amore e il supporto che mi date. Non so se mi perdonerete mai. Ma so che tutto quello che ho fatto l’ho fatto grazie a voi ragazzi. Questo trofeo è vostro tanto quanto mio, quindi grazie dal profondo del mio cuore per il vostro amore e supporto”.

Nel corso della cerimonia anche Stefanos Tsitsipas ha preso parola. Il greco non ha risparmiato elogi per il numero uno al mondo: “Ho avuto il privilegio di giocare molte partite difficili e ad alta intensità. Ma ci tengo a dirlo ancora una volta: Novak tira fuori il meglio di me. È uno dei più grandi nel nostro sport, il più grande che abbia mai impugnato una racchetta da tennis”.

Djokovic, emozionato dalle lodi dell’ellenico, ha risposto: “Devo dire che sono commosso dalle parole di Stefanos. Grazie mille per essere stato così gentile e rispettoso, lo apprezzo. Penso che saremmo entrambi d’accordo sul fatto che in campo siamo feroci concorrenti e vogliamo vincere l’uno contro l’altro, non importa chi è dall’altra parte della rete. Ma questo non significa che non dovremmo rispettarci. Riconosco i tuoi sforzi e mi congratulo con te per l’incredibile torneo”.

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