Australian Open: Rybakina è grande, Sabalenka di più. La tigre di Minsk è campionessa

È Aryna Sabalenka la campionessa dell’Australian Open 2023. La bielorussa – prossima numero due al mondo – ha sconfitto in rimonta Elena Rybakina, mettendo in bacheca il suo primo titolo Slam. Come si prevedeva, alla Rod Laver Arena è andata in scena una finale di altissimo livello, giocata con grande consapevolezza sia dalla bielorussa che dalla kazaka. Quest’ultima potrà consolarsi con il suo nuovo best ranking, da domani sarà infatti la decima forza del circuito femminile.

Australian Open, primo sigillo per Aryna Sabalenka

Ha impiegato quasi due ore e mezza (2 h e 29 minuti) Sabalenka per battere Rybakina e laurearsi campionessa all’Australian Open 2023: 4-6, 6-3, 6-4 il risultato al termine di una finale molto lottata.

La finale

Nei primi due game del match entrambe le giocatrici tengono la battuta senza particolari difficoltà. Nel terzo, Sabalenka parte a razzo portandosi sul 40-0, poi si inceppa e Rybakina piazza il break inanellando cinque punti consecutivi. Decisivo un doppio fallo commesso dalla bielorussa sul 40-40.

Nei successivi tre game succede nulla o quasi. Nell’ottavo, invece, arriva il controbreak della tigre di Minsk protagonista di un ottimo turno in risposta. L’equilibrio, però, dura molto poco visto che la kazaka riesce a strappare nuovamente il servizio a Sabalenka allungando sul 5-4. Decisivo, ancora, un doppio fallo della numero cinque al mondo. Stavolta su palla break.

Chiamata a servire per il set, Rybakina non trema e fa 6-4 lasciando a zero l’avversaria.

Alla ripresa Rybakina cerca subito di dare un’altra spallata alla finale, procurandosi due palle break in apertura (15-40). La bielorussa reagisce con quattro punti di fila: 1-0.

Seguono due game estremamente lottati ma senza scossoni. Poi ecco la svolta, nel quarto gioco, con Sabalenka brava a capitalizzare la seconda delle due opportunità di break a sua disposizione. Livello tecnico e agonistico ai massimi livelli nella prima ora di match alla Rod Laver Arena. Si può dire lo stesso per quanto riguarda il prosieguo del parziale nonostante la fuga della bielorussa, che alla fine rimette il confronto in parità con un 6-3 (avrebbe anche potuto chiudere anche con un punteggio più netto).

Un po’ di finale

L’atto decisivo

Nell’atto decisivo equilibrio e tensione la fanno da padrona, non potrebbe essere altrimenti considerata la posta in palio. Nei primi quattro game, sia Sabalenka che Rybakina conservano la battuta senza neppure passare per i vantaggi. Nel quinto arriva una palla break, in favore della bielorussa (on fire col dritto), ma la campionessa di Wimbledon si salva con un servizio vincente. La kazaka, tuttavia, nulla può due game più tardi, quando alla terza occasione Sabalenka centra il sorpasso con grande ferocia.

Al che Rybakina lotta, lo fa con coraggio e generosità, costringendo Sabalenka ai vantaggi nell’ottavo gioco (risalendo dal 40-15) e procurandosi una palla break nel decimo. Tutti i suoi sforzi, però, si rivelano inutili. Sabalenka chiude al servizio, al quarto Championship point, con un 6-4.

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