L’edizione 2022 della Coppa Davis è stata l’ultima targata Itf-Kosmos. Nonostante il contratto firmato della durata di 25 anni tra la società di Gerard Pique e il massimo organo del tennis mondiale, le parti si sono divise: la vicenda finirà in tribunale.
I debiti e un format da risanare
Aveva fatto molto discutere la scelta dell’Itf di incaricare la società Kosmos per l’organizzazione della Coppa Davis dal 2019 ai successivi 25 anni. Eppure, da entrambe le parti trapelava un cauto ottimismo, visto le ingenti somme di denaro che la società di Pique prometteva al massimo organo del tennis internazionale ($40 milioni annui e $10 milioni ai partecipanti) e un nuovo format che non ha mai spiccato il volo.
Dopo appena tre anni (compresa la mancata edizione del 2020), debiti accumulati e un format che ha sempre faticato ad attirare l’attenzione del pubblico, si è arrivati alla cancellazione del contratto da parte della Kosmos. Una decisione unilaterale che ha scosso tutto il mondo Itf, che si prepara a portare la vicenda in tribunale.
Dal 2024, quindi, l’Itf tornerà ad essere proprietaria al 100% della Coppa più famosa del tennis e sta studiando un nuovo format per far tornare gli appassionati a seguire la competizione a squadre.
Dagli studi legali, invece, sta studiando mosse per ricevere un congruo risarcimento da Pique per i crediti non riscossi, i debiti accumulati (che dovrà pagare l’Itf) e i danni d’immagine. Voci insistenti pendono a favore dell’International Tennis Federation per l’esito finale del processo.
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