Dopo un 2021 in costante ascesa, Carlos Alcaraz ha trovato la sua definitiva consacrazione conquistando un Atp 500, due Masters 1000 e lo US Open. Grazie a tali risultati è diventato il numero uno più giovane della storia del tennis.
Tuttavia, nel finale di stagione il murciano ha poi dovuto tirare il freno a mano, a causa di un infortunio agli addominali che gli ha impedito la partecipazione alle Nitto Atp Finals di Torino e alla Coppa Davis. Un fatto che fa riflettere in ottica paragone coi Big Three, visto che stiamo parlando di un ragazzo di appena 19 anni che fisicamente dovrebbe essere al top (o comunque messo meglio rispetto ai suoi colleghi più anziani). Tra coloro che sono di questo avviso c’è Nikolay Davydenko, ex terza forza del ranking mondiale.
Le parole di Davydenko
“Cominciamo con Djokovic, che non è stato in Australia e allo US Open. Non so cosa dire qui… Forse se li avesse giocati, oggi sarebbe ancora primo in classifica. Nadal sorprende anche me. Fino al Roland Garros è sempre in gran forma”, ha detto Davydenko.
L’ex tennista russo ritiene che Alcaraz abbia ancora bisogno di migliorare il suo gioco e la sua resistenza se vuole competere con lo spagnolo e col serbo. Ci ha tenuto a ribadire come la vecchia generazione di giocatori continua a sorprendere il murciano (e gli altri Next Gen), a suo parere troppo debole in termini di fisicità e comprensione del gioco: “Stiamo scoprendo che i giovani giocatori di oggi sono così deboli. Nadal ha vinto tutto, ora ci sono giovani fisicamente forti, e lui li batte ancora. Stiamo scoprendo che il tennis di quella generazione è ancora più forte di quello attuale”.
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