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Storie

Il debutto della quattordicenne Venus Williams, che per un pelo non battè l’allora numero due del mondo

Venus Williams si è consacrata come una delle stelle più lucenti del panorama tennistico internazionale sin dal suo esordio, avvenuto al Bank of the West Classic nell’ottobre 1994, all’età di 14 anni. Nella sua primissima partita tra i grandi, la statunitense superò la connazionale Shaun Stafford con un 6-3 6-4, dando inizio ad una carriera incredibile.

Venus e la straordinaria sconfitta con Sanchez Vicario

Foto Wta Tennis

Dopo la vittoria al debutto, Venus dichiarò in conferenza stampa di essere rimasta un po’ sorpresa dal non aver sentito alcun tipo di nervosismo o pressione. Sapeva che avrebbe giocato bene e si sentiva inarrestabile. Già all’epoca era palese che la sicurezza e la consapevolezza nei propri mezzi l’avrebbero resa una delle migliori giocatrici di questo sport.

Al secondo turno altra prova importante per la giovanissima americana, che si trovò al cospetto della spagnola Arantxa Sanchez Vicario, vincitrice del Roland Garros e dello US Open di quell’anno. Molti pensavano che l’iberica avrebbe letteralmente asfaltato la stellina stelle e strisce, ma non fu proprio così…

Venus, infatti, entrò in campo ad armi spianate e molto rapidamente conquistò il primo set con un perentorio 6-2. La numero due al mondo ebbe a malapena il tempo di realizzare ciò che stava accadendo.

Nella seconda frazione la Sanchez Vicario passò avanti di un break, ma vide Venus recuperarglielo e in seguito superarla nuovamente nel punteggio. Al che la spagnola decise di ricorrere ad un vecchio ma efficace trucchetto (soprattutto quando si gioca contro i più giovani): il toilet break. La pausa si rivelò lunghissima e riuscì a spezzare il ritmo della Williams, fino a farla capitolare. Già, perché poi la statunitense uscì gradualmente dalla sfida e la spagnola si impose con un netto 6-3 6-0.

In una recente intervista, interrogata sulla vicenda, Williams ha affermato che, sebbene avrebbe preferito la vittoria, ha sempre ritenuto quella partita un’esperienza molto formante. Una risposta da grande campionessa che fa il paio con il parziale di 6-3 che ha rifilato alla spagnola negli scontri diretti.

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Giuseppe Canetti

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