31 vittorie tra Masters 1000 e Slam: meglio di Rafael Nadal, Casper Ruud e tanti altri. “Peggio” soltanto di Stefanos Tsitsipas (32) e del numero uno al mondo Carols Alcaraz (35). Bottino complessivo dell’intera stagione: un solo titolo, peraltro un Atp 250. Buffo il fatto che l’abbia conquistato battendo in finale proprio lo spagnolo leader del ranking.
Se volessimo utilizzare un singolo termine per definire il 2022 di Jannik Sinner, quel termine sarebbe semplicemente «beffardo». Ma in tutto ciò qualcosa di positivo c’è…
Sinner, un 2022 beffardo
Abbiamo definito «beffardo» il 2022 di Sinner perché definirlo «deludente» o «al di sotto delle aspettative», con tutta onestà, sarebbe stato ingeneroso dinanzi al rendimento offerto dall’altoatesino, quando il fisico gli ha permesso di esprimersi ai suoi livelli. Perché se guardiamo ai numeri relativi alle partite disputate e completate da Jannik in condizioni accettabili c’è davvero poco da dire. Purtroppo, però, la costante negativa degli infortuni ha avuto inevitabilmente una sua importanza.
Il Covid a margine dell’Australian Open, i ritiri a Indian Wells, Miami, Parigi e Sofia: punti non incassati o volati via come polvere al vento. Disfatte impresse nel cuore e nella mente di Jannik, che ha visto dissolversi, mese dopo mese, le sue ambizioni, il suo status di top-10 e i sogni Finals e Coppa Davis.
Troppo facile giudicare dall’esterno, attribuire al cambio di team le difficoltà patite dal nativo di San Candido durante il percorso. Bisogna considerare che stiamo parlando di una ragazzo di appena 21 anni, scontratosi con la dura realtà di un calendario frenetico e (troppo) fitto di impegni. È capitato a tutti i giovanissimi – o quasi – di fermarsi nel corso della stagione, lo abbiamo visto con Alcaraz nel finale. La beffa per Jannik è che a lui è capitato nei momenti cruciali.
Di positivo c’è che adesso l’azzurro si trova in una situazione dove ha tanto da guadagnare. Ciò che ha visto dissolversi quest’anno potrebbe diventare realtà nel 2023.
Sinner, quante opportunità nel 2023!
Sinner comincerà il 2023 da numero quindici al mondo, e già questa ci sembra un’ottima posizione di partenza. Ma la notizia più lieta è che potrà migliorarla settimana dopo settimana.
Dall’Australia a Parigi-Bercy: ecco come Sinner può riprendersi la scena nel 2023
Premessa: l’altoatesino giocherà ogni torneo per vincere il titolo, questo è poco ma sicuro. Il nostro ragionamento è fatto “per difetto” sulla base dei risultati ottenuti nel 2022.
Australian Open e tornei successivi – Per partire con il piede giusto, Jannik dovrà innanzitutto replicare i quarti di finale a Melbourne, o cercare di spingersi oltre. Dopodiché avrà l’opportunità di mettere in cascina parecchi punti nei tornei che ha saltato a causa del Coronavirus.
I due Masters 1000 del “Double Sunshine” – Prima di ritirarsi in entrambe le occasioni, Jannik si è spinto agli ottavi di Indian Wells e ai quarti di Miami: fare meglio è abbondantemente nelle sue corde.
Terra rossa – Jannik ha ottenuto i quarti di finale a Montecarlo, gli ottavi a Madrid, i quarti a Roma e gli ottavi al Roland Garros. Qui vale lo stesso discorso fatto per Indian Wells e Miami. Occhio di riguardo, ovviamente, per la kermesse parigina.
Erba – L’unico torneo di preparazione a Wimbledon che ha disputato Sinner nel 2022 è l’Atp 250 di Eastbourne, in cui ha racimolato una deludente sconfitta all’esordio (ottavi). Inutile sottolineare che dovrà fare meglio. L’auspicio, tuttavia, è che nel 2023 possa giocare anche qualche torneo più “pesante”, come il Queen’s o Halle, dove si assegnano 500 punti. Venendo a Wimbledon, il numero uno nostrano avrà a Londra la possibilità di guadagnare ulteriori punti importanti, visto che quest’anno non se ne sono assegnati. Confermare i quarti raggiunti a luglio sarebbe l’ideale per non perdere terreno in ottica Race.
Umago o Washington – Difendere i 250 punti ottenuti in Croazia o tentare di conquistarne 500 in America come fece nel 2021? Al 99,9% Sinner sarà chiamato a fare una scelta. In entrambi i casi non sarà facile, ma se già ci è riuscito…
Rogers Cup e Cincinnati – Opportunità ghiottissima di incassare punti preziosi, considerato che nel 2022 si è spinto soltanto agli ottavi sia in Canada che in Ohio.
US Open – Come in Australia e a Londra, Jannik sarà chiamato a confermare i quarti raggiunti quest’anno. Obiettivo alla sua portata.
Vienna e Masters 1000 Parigi-Bercy – Qualche settimana fa, Sinner si è spinto ai quarti nella capitale austriaca ma non è riuscito ad andare oltre il primo turno in quella francese. Sul cemento indoor transalpino ci sarà tanto da raccogliere.
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