Atp Finals, Djokovic sempre più nella storia: Ruud battuto, Federer raggiunto

È Novak Djokovic il campione delle Nitto Atp Finals 2022. Il serbo ha battuto Casper Ruud nell’ultimo atto sul cemento indoor di Torino, conquistando il novantunesimo titolo della sua carriera, il sesto per quanto riguarda il “torneo dei maestri” dopo quelli ottenuti nelle edizioni 2008, 2012, 2013, 2014 e 2015. Risultato grazie al quale raggiunge Roger Federer nella classifica all-time dei vincitori delle Atp Finals. Da domani tornerà nella top-5 della classifica mondiale.

Poco da fare per il norvegese, che ha giocato una partita ad altissimi livelli senza però riuscire a racimolare neppure una palla break. A Nole, oltre al trofeo, andranno anche i 4,8 milioni di euro per aver vinto la competizione senza mai perdere un match.

Djokovic campione a Torino. È lui il Maestro del 2022!

novak djokovic
Foto Twitter Atp Tour

Ha impiegato poco più di un’ora e mezza (1 h e 34 minuti) Djokovic per laurearsi campione alle Nitto Atp Finals 2022: 7-5; 6-3 il punteggio al termine della sfida. Ecco come è andata in sintesi.

La finale

Le fasi iniziali del match sono state abbastanza lottate, con entrambi i giocatori molto aggressivi in riposta ma anche solidi nei rispettivi turni di battuta. Le prime palle break sono arrivate nel secondo game, in favore di Djokovic, ma Ruud è riuscito a salvarsi affidandosi al servizio. Nel terzo gioco, invece, è stato Ruud ad impensierire il serbo, Quest’ultimo, però, ha respinto l’avanzata del norvegese sfoderando un paio di grandi prime ed un ace.

Dopodiché è andata in scena una serie di game veloci, fino ad arrivare all’ottavo, quando Ruud si è trovato nuovamente “sotto break point” e nuovamente è riuscito a spuntarla. Alla fine si è rivelato decisivo il dodicesimo gioco, quello in cui Djokovic, dopo un gran vincente lungolinea di dritto, ha approfittato di due errori di rovescio del nativo di Baerum per aggiudicarsi la prima frazione con un 7-5.

Al rientro in campo praticamente non c’è stata più storia. Con tutta l’inerzia dalla propria parte, il ventuno volte campione slam ha piazzato la zampata nel quarto game (pazzesco rendimento in risposta) portandosi sul 3-1. Poi non ha mollato nemmeno un centimetro e, nonostante il disperato tentativo di rientrare dell’avversario, si è laureato campione con un 6-3.

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