“Beverone” di Djokovic illegale? Fisioterapista Atp prova a fare chiarezza

Ha fatto il giro del mondo il video che immortala il fisioterapista di Novak Djokovic, Ulises Badio, intento a preparare la famosa pozione segreta da consegnare al proprio atleta. In rete sono montate le critiche, arrivando a dire che si trattasse di sostanze illegali. Il fisioterapista e osteopata Atp Antoine Miquel ha spento le critiche spiegando di cosa si tratta.

Tutto fiato sprecato?

Le immagini che ritraggono Badio e un altro membro dello staff del 21 volte campione slam intenti (nascondendosi dalle camere) a preparare un drink energizzante hanno fatto storcere il naso a più di qualcuno. Perché tutto quel mistero? Perché la volontà di non essere inquadrati dalle camere? Si trattava di qualcosa di illegale messo all’interno della pozione segreta del serbo?

A tutte queste domande che si sono posti gli appassionati, ha voluto rispondere Miquel, un fisioterapista e osteopata che lavora da anni all’interno del tour professionistico.

Tutti noi siamo sempre intenti a preparare drink energizzanti o per un recupero veloce ai nostri atleti. Come fisioterapisti, spesso ne abbiamo la diretta responsabilità. Ovviamente, con prodotti autorizzati con stampe antidoping sulla loro etichetta e con il parere positivo dei medici. È per questo che non capisco perché sia montata la polemica con Djokovic e Ulises, il suo fisioterapista.

Se vediamo il video, Ulises non si vuole nascondere, ma è il coach a chiedere di nasconderlo per preparare un drink d’emergenza, probabilmente come richiesta improvvisa proveniente da Djokovic con un piccolo cenno. Onestamente, non c’è nulla da nascondere. L’unica cosa che mi viene in mente è che forse si trattava di un brand che non era presente nei suoi contratti e non voleva venisse visto in camera”.

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