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Storie

Il balzo di Francesco Passaro: perché nulla nel tennis accade mai per caso

“Per ora mi do un otto, ma i margini sono tanti”, ci ha detto lo scorso aprile Passaro, pochi giorni dopo la finale persa al Challenger di Sanremo contro Holger Rune. “Entro la fine dell’anno spero di fare un altro passo avanti. Vorrei giocare le qualificazioni dell’Australian Open. Quindi intorno al 240 in termini di ranking”, ha aggiunto. A sei mesi di distanza, possiamo dirlo: il nostro Francesco sta avendo più che ragione. Già, perché, superando il primo turno dell’Atp 250 di Firenze, si è attestato virtualmente come la 123esima forza del circuito maggiore. All’epoca era la numero 343.

Il balzo di Francesco Passaro

Foto Instagram Passaro

Nulla accade mai per caso. Lo sa bene Passaro, la cui crescita, fino a un certo punto, ha seguito un percorso non troppo fulmineo, fatto di tanta fatica e pochi progressi in classifica. Probabilmente, come si suol dire, stava solo preparando la rincorsa. Ora che è decollato, infatti, Francesco sa soltanto salire.

Passaro e un inizio discontinuo

Passaro, nato a Perugia il 7 gennaio 2001, ha fatto il debutto nel tennis professionistico all’età di sedici anni e mezzo, nel luglio 2017, quando ha raggiunto il secondo turno di qualificazioni del Challenger organizzato nella sua città natale. In seguito ha giocato davvero poco, trovando una discreta continuità soltanto nella stagione 2019. Sfortuna, però, ha voluto che tale continuità s’interrompesse per la lunga pausa dovuta al Covid.

Nel 2021 la luce

La prima stagione “vera”, dunque, il buon Francesco l’ha disputata nel 2021, anno che potremmo definire di svolta per la sua giovane carriera. Nel corso dei mesi, infatti, l’azzurrino ha ottenuto i suoi primi sigilli a livello ITF, sulla terra battuta di Xativa, in Spagna, e su quella del Cairo, in Egitto. Tra l’uno e l’altro ha anche fatto il suo esordio nel tabellone principale di doppio di un torneo Atp, a Parma, dove in singolare è stato eliminato al primo turno delle qualificazioni. A luglio, inoltre, ha superato per la prima volta le qualificazioni in un torneo Challenger, a Perugia. Dopo un paio di anni alla ricerca della luce, quindi, Passaro l’ha finalmente trovata nel 2021.

Un 2022 in continua ascesa

Passaro ha iniziato il 2022 da numero 605 al mondo, cifre che sembrerebbero riportarci a una vita fa. Eppure sono passati soltanto dieci mesi. Dieci i mesi durante i quali il perugino ha saputo soltanto crescere. E lo ha fatto lavorando duramente sul suo fisico robusto più che veloce, potente più che agile, assottigliando sempre di più le differenze tra una qualità e l’altra. L’ha fatto, inoltre, lavorando sulla mente, rendendola estremamente solida, così come è solida la sua combo servizio-dritto.

“La garra mi spinge durante le partite. Chiaro che ora sono cambiati un po’ i miei obiettivi. All’inizio dell’anno mi ero prefissato di entrare tra i primi 350, ma mi sono reso conto che non mi basta. C’è un giocatore a cui mi rifaccio? Magari a un ‘ex Thiem’, che c’ha un servizione, un gran dritto, forza fisica”, ci ha rivelato il giovane tennista nostrano a testimonianza di quanto vi abbiamo detto poc’anzi.

Insomma, Passaro si è reso un giocatore migliore – se non vogliamo dire completo – dal punto di vista fisico, mentale e tecnico. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, un importante step l’ha fatto sul lato del rovescio.

Tornando ai risultati del 2022, l’azzurro ha vinto un titolo ITF sul cemento di Monastir, in Tunisia, e un Challenger sulla terra battuta di Trieste, il suo primo in carriera dopo tre finali perse nei mesi precedenti. A giugno si è preso anche la grande soddisfazione di conquistare in doppio con Matteo Arnaldi la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo. Più recentemente, invece, Passaro si è spinto al secondo turno di qualificazioni dello US Open e poi è tornato a giocare un ultimo atto di un torneo cadetto, a Como, ma si è arreso in due set al tedesco Cedric-Marcel Stebe.

Che dire, per lui sembrerebbe arrivato il momento del definitivo salto di qualità. Lo ha dimostrato ottenendo la prima vittoria Atp in carriera sul cemento indoor di Firenze. Ci auguriamo che “Un exploit in Toscana” possa essere il titolo della prossima storia che vi racconteremo.

Dove vedere l’Atp 250 di Firenze in TV e streaming

L’Atp 250 di Firenze è trasmesso in diretta TV in esclusiva su Supertennis, canale 64 del digitale terrestre e 212 di Sky. Lo streaming del torneo, invece, è visibile su supertennis.tv, SuperTenniX, Tennis TV e Sky Go.

>> I dieci migliori grip per le vostre racchette

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Giuseppe Canetti

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