Vaccini, tennis e media: la scelta di Djokovic e le sue considerazioni

Novak Djokovic, a margine dell’impegno all’Atp 500 di Astana, è voluto tornare a parlare dello scontro avuto con i media sul discorso vaccini. La sua scelta ha fatto storcere il naso a più di qualche addetto ai lavori.

La versione di Nole

In una recente intervista con iNews24, Djokovic è tornato a parlare dell’argomento che più l’ha accompagnato in questo 2022: il mancato vaccino contro il Covid-19. Il serbo, con la sua scelta, ha dovuto saltare due prove dello slam (Australian Open e US Open), oltre ad un alto numero di tornei importanti in giro per il mondo (tra cui i masters1000 di Indian Wells, Miami, Montreal e Cincinnati).

“Rimango sempre fedele ai miei valori e alle cose in cui credo. Io credo nella libertà di scelta e penso che tutti dovrebbero avere la possibilità di scegliere cosa fare con il proprio corpo, per questo ho preso la mia decisione. Ciò significava che dovevo saltare due tornei del grande slam e ne ero consapevole fin dall’inizio.

Ho deciso di accettarne le conseguenze, ma sarò sempre fedele a ciò in cui credo.

Quest’anno i media hanno acceso tanti riflettori negativi su di me e non sono stati molto gentili in generale, ma un po’ me lo aspettavo, loro si comportano così. Quindi devo solo affrontare ciò e ingoiare questo boccone, devo solo uscire in campo e fare quello che so fare meglio, ovvero giocare a tennis.

È molto importante vincere il maggior numero di sfide consecutive per accrescere la mia fiducia e le mie sensazioni. Negli ultimi tre mesi non ho giocato quasi mai, Wimbledon è stato il mio ultimo torneo e quindi ho bisogno di giocare e vincere”.

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