Djokovic torna a parlare di ritiro dopo la vittoria a Tel Aviv

Con la vittoria all’Atp250 di Tel Aviv, Novak Djokovic si è assicurato la presenza alle prossime Atp Finals in programma a Torino dal 14 novembre. Il serbo, nella conferenza stampa dopo l’evento, è tornato a parlare di un suo futuro ritiro (spostandolo molto in là nel tempo).

Si parla sempre più spesso di ritiro (lontano, per ora)

Djokovic, in termini tennistici, ha sempre preferito far parlare il campo. Non ha mai nascosto quando è stato in difficoltà e si è sempre esaltato per uscire da questo genere di momenti. Nelle ultime settimane, però, ha lasciato spazio ad un argomento mai toccato prima d’ora: il ritiro.

Le prime parole sono arrivate durante i media day della Laver Cup, con il serbo che si augurava di poter chiudere la carriera in una festa come quella dedicata a Roger Federer. Al termine del torneo israeliano, un po’ a sorpresa, il serbo è tornato a parlare di un argomento che si sta facendo (forse) sempre più largo nella mente del 21 volte campione slam, ma che lui stesso ha allontanato a gran voce.

Ho giocato molto a tennis questa settimana. Avevo bisogno di prendere il ritmo della competizione e di giocare il maggior numero di partite possibile. Volevo giocare anche in doppio, ma non è stato possibile.

La mia testa è stata sempre concentrata sul tennis. Non ho avuto nemmeno il tempo di visitare la città, ma mi sono comunque goduta un po’ di tempo in spiaggia, andando in bicicletta o nuotando un po’. Ho anche trascorso del tempo a passeggiare nel centro storico. È un Paese straordinario l’Israele.

Sono stato a Gerusalemme molto tempo fa. Conosco molto bene il Paese. È chiaro che tornerò qui in un futuro non troppo lontano. Non so se sarà per giocare un torneo, ma come turista sicuramente verrò qui. Voglio ringraziare tutte le persone che sono venute alle mie partite per fare il tifo per me. In questi giorni sono stato trattato meravigliosamente e ho sicuramente un forte legame con la gente di questo Paese.

Il giorno del ritiro? Sono sicuro che mia madre piangerà molto. C’è ancora molto tempo prima che ciò accada.

Non sono prossimo alla pensione e non ci penso troppo. Roger ha avuto un bellissimo addio alla Laver Cup una settimana fa a Londra. Eravamo tutti lì, con la sua famiglia, per dire addio a una persona che ha dato tanto a questo sport.

È stato un evento magnifico e non ho dubbi che sia stato molto speciale per lui. Quello che voglio è che quando mi ritirerò, i miei grandi rivali vengano a salutarmi”.

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