Ilya Ivashka da Minsk, ventottenne attualmente numero 73 al mondo, è lui il prossimo avversario di Jannik Sinner allo US Open 2022. Un giocatore “normale” con un tennis “normale” che però gli sta regalando grandissime soddisfazioni. Le ultime sul cemento americano…
Era precisamente il 24 febbraio 1994 quando Ivashka ha visto la prima luce, a Minsk, la capitale della Bielorussia. Crescendo nel segno di Roger Federer, Ilya ha approcciato al tennis all’età di cinque anni. Non ha impiegato parecchio a capire che sarebbe stato l’amore della sua vita.
Eppure il processo di crescita di Ivashka non si è rivelato fulminante. Dotato di buoni fondamentali, ma non eccelsi, il bielorusso ha inizialmente stentato a spiccare il volo, tanto che tra il 2009 e il 2012 ha giocato nell’ITF Junior Circuit vincendo solo due titoli in doppio e senza mai prendere parte ai tornei di Grade A, come quelli degli Slam. Nel ranking mondiale relativo ai giovani non si è mai spinto oltre il 359esimo posto, raggiunto nel gennaio 2012.
Ma Ilya non si è perso d’animo e ha continuato ad affinare le sue doti “normali” in attesa di una grande opportunità. E alla fine ha avuto ragione. Il suo esordio nel professionismo è avvenuto nel 2013, in Kazakistan, terra in cui una settimana più tardi ha vinto anche il suo primo incontro nel circuito ITF. Successivamente è stato un costante sgomitare per diversi anni. Futures e Challenger, Challenger e ancora Futures.
Poi, tra 2017 e 2018, la svolta: il primo e il secondo titolo in cadetteria, a Fergana e a Shenzhen, la prima semifinale Atp, a Marsiglia, il terzo turno al Masters 1000 di Montreal e i quarti all’Atp di Anversa hanno portato Ivashka a rompere il muro della top-100 (in 91esima posizione). Il cemento, a un certo punto, ha assunto i tratti di una pista di decollo. Un decollo voluto a tutti costi, dall’alto dei suoi 191 centimetri.
Dopodiché, al netto di un periodo sfortunato nel 2019, che lo ha visto fare i conti con un infortunio al ginocchio, Ilya ha proseguito il suo percorso nel tennis facendo registrare risultati ancora più prestigiosi. Oltre ad altri due sigilli a livello Challenger, infatti, il nativo di Minsk ha conquistato il quarto turno a Wimbledon 2021 (eliminato da Matteo Berrettini) e il suo primo e (finora) unico titolo Atp in carriera, sul cemento di Winston Salem, superando giocatori del calibro di Andreas Seppi, Marin Cilic, Jan-Lennard Struff, Pablo Carreño Busta, Emil Ruusuvuori e Mikael Ymer. Tale traguardo gli ha garantito la 43esima piazza del ranking mondiale.
Il 2022, finora, non è stato un anno da ricordare per lui (nonostante il best ranking alla 40). Ma nelle ultime settimane sul cemento americano, Ivashka ha ritrovato fiducia tornando ad esprimere un gioco solido e regolare, con picchi di grande intensità. La semifinale ad Atlanta e gli ottavi a New York sono l’ennesima dimostrazione che c’è qualcosa di straordinario anche nella normalità. I predestinati, Sinner compreso, sono avvisati…
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