US Open, dove può arrivare Serena Williams? Le sue parole dopo la vittoria

Una cosa che in molti non avrebbero mai e poi mai pensato (forse nemmeno gli organizzatori dello US Open): Serena Willliams è al terzo turno dell’ultimo torneo della sua carriera. Un finale che sembrava già scritto contro Danka Kovinic, figuriamoci contro la numero 2 del seeding Anett Kontaveit.

Serena, però, sembra un’altra tennista rispetto a quella vista ai masters1000 di Toronto e Cincinnati.

Non posso andare così avanti col pensiero, ma so che ogni partita per me sarà durissima. Allo stesso tempo, sento che il lavoro degli ultimi mesi sta pagando, sto mettendo assieme tutti i pezzi e mi sento bene. Ciò che conta è che mi sto godendo questo momento, mi sto divertendo. Sentire tutto questo affetto attorno a me, come pure le celebrazioni in mio onore, è qualcosa che mi tocca emotivamente. Ma devo cercare di concentrarmi su quello che accade in campo ed è quello che sto provando a fare.

Fin dal 1999, quando vinsi proprio lo US Open a New York, mi sono sentita sempre con gli occhi puntati addosso, come se avessi una grossa X rossa sulla schiena. Oggi è diverso. Oggi vado in campo e mi dico che ho già vinto, ho fatto quello che dovevo fare ed è fantastico essere ancora qui. Mi dico di giocare libera, senza pensare. Mi dico che sono qualcosa di più della campionessa che ha vinto tanto nel Tour“.

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