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Storie

Il caso Djokovic e quel rifiuto della cittadinanza britannica

Tante volte è stato detto, da lui stesso e da diversi media, che se Novak Djokovic avesse avuto un’altra cittadinanza sarebbe stato trattato in maniera differente in alcune situazioni. Oggi vogliamo riportarvi le parole del serbo del 2020, quando aveva spiegato i motivi del rifiuto della cittadinanza britannica.

Una scelta di famiglia

Djokovic, come tutti ormai sanno, non potrà prendere parte al prossimo US Open perché cittadino straniero non vaccinato. Spesso si è parlato che, con un altro passaporto, il serbo sarebbe stato trattato in maniera differente in giro il mondo. Ecco quali sono stati i motivi del suo rifiuto di prendere la cittadinanza britannica quando era solo un adolescente.

Era stata una vera tentazione per i miei genitori. Li stava tentando perché avrebbe risolto diversi problemi finanziari. La mia famiglia e i miei genitori avrebbero ottenuto un lavoro e una casa: sarebbe stato un grande accordo. Non sto dicendo che sarebbe stato sbagliato se l’avessimo fatto, chissà dove ci avrebbe portato la vita.

Ad essere onesti, è stata una decisione dei miei genitori. Certo, sono stato incluso nella discussione a riguardo. All’inizio non mi sentivo a mio agio all’idea di accettare perché non avrei voluto prendere e trasferirmi in Gran Bretagna. Non conosco nessuno lì. Volevo stare qui con i miei amici, la mia famiglia, la mia scuola, il mio paese, la mia lingua e tutto quello che avevo qui. Non pensavo di poter essere felice da altre parti.

Sapevo che era una decisione che avrebbero dovuto prendere, non solo dovevo pensare a come si sarebbe stati da qualche parte, ma anche alla sopravvivenza della mia famiglia. Loro hanno preso in seria considerazione il trasferirsi a Londra perché sapevamo di dover fare alcuni sacrifici per la mia carriera da tennista. Mamma e papà, però, hanno voluto rischiare e siamo rimasti qui”.

Stefano Maffei

Lavorare nel mondo dello sport è sempre stato il mio sogno. Da bambino speravo di entrarci come atleta, ma poi ho capito che sarebbe stato meglio sfruttare le mie competenze da social media manager e copywriter per provare a realizzare il mio sogno. Grazie ai miei studi ho potuto migliorare molto la conoscenza dell'inglese (livello C1), del portoghese brasiliano (C1) e dello spagnolo (B1). Le mie capacità di addetto stampa, web writer, content editor e SMM le ho sviluppate seguendo corsi di approfondimento (dedicati al mondo dell'ufficio stampa, della scrittura sul web e dei social media) e grazie all'esperienza a Tennis Fever e GoPillar Academy come Content & Social Media Manager. Inoltre, sto vivendo il sogno di poter girare il mondo seguendo il circuito Wta (tennis) in qualità di match analyst.

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