Appurato il forfait di Novak Djokovic, Rafael Nadal si candida (salute fisica permettendo) ad essere uno dei protagonisti assoluti del prossimo US Open. Ecco il suo possibile cammino fino alla finale dello slam al via il prossimo 29 agosto.
Il primo turno di Nadal sarà perfetto per testare la sua condizione fisica. Al suo cospetto si presenterà il ventunenne australiano Rinky Hijikata, all’esordio in uno slam e in tabellone grazie ad una wildcard. Il numero 198 del mondo, vincitore di un paio di M25 nell’anno, non può mettere in difficoltà lo spagnolo se in salute.
L’asticella si alza notevolmente al secondo turno, sia in termini di livello di gioco che di esperienza. Dall’altra parte della rete si presenterà uno tra il nostro Fabio Fognini e Aslan Karatsev. Entrambi sanno come mettere in difficoltà lo spagnolo, soprattutto il nostro Fabio, e potrebbero approfittare di qualche passaggio a vuoto per indirizzare la sfida dalla propria parte.
Al terzo turno potrebbe essere la volta del serbo Miomir Kecmanovic che, dopo un fantastico inizio di stagione, ha faticato a trovare risultati fino alla semifinale di Los Cabos. Il numero 32 del seeding, in ogni caso, avrebbe le carte in regole per strappare almeno un set al 22 campione slam.
Il quarto turno potrebbe essere potenzialmente fatale a Nadal, soprattutto se non dovesse essere al 100% fisicamente. Gli si presenterà di fronte uno tra l’idolo americano Frances Tiafoe e Diego Schwartzman. Mentre con il secondo le possibilità di vittoria sul cemento sono alte, il numero 24 del mondo sa come mettere in seria difficoltà avversari sulla carta nettamente più forti (anche negli slam). Al masters1000 di Cincinnati è stato il giustiziere del nostro Matteo Berrettini, che non sia anche quello di Rafa a New York.
Ai quarti di finale l’avversario sarà ancora più duro. In quella parte di tabellone dovrebbe emergere lo sfidante che risponde al nome di Cameron Norrie o Andrey Rublev. Il britannico è in uno stato di forma entusiasmante, come dimostrano le semifinali di Wimbledon e Cincinnati. Il russo, al contrario, è un po’ più arrugginito, ma ha già giocato due quarti di finale allo US Open. In ogni caso, però, entrambi possono rappresentare uno scoglio difficile da superare per Nadal.
Qualora Rafa raggiungesse la semifinale si potrebbe prospettare una sfida generazionale con Carlos Alcaraz o Jannik Sinner (che sono nello stesso quarto di tabellone). Lo spagnolo e l’azzurro daranno vita all’ennesima sfida della loro giovanissima rivalità prima di potersi confrontare (e forse vincere) contro un Nadal che a quel punto del torneo avrebbe già dovuto faticare (e non poco) qualora i problemi fisici fossero ben presenti.
In finale, qualora venissero confermate le previsioni, si dovrebbe presentare uno tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas. Il russo sarebbe in cerca di una rivincita dopo la dolorosa sconfitta di Melbourne, mentre il greco cercherebbe il primo successo in un torneo dello slam.
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