Djokovic-US Open: tutte le puntate di una saga che sta per concludersi nel peggiore dei modi

Si sta per concludere, nel peggiore dei modi, la saga nata per la partecipazione di Novak Djokovic allo US Open. Andiamo a rivivere insieme tutte le puntate che hanno appassionato l’estate di milioni di fan.

Il rifiuto del vaccino e le prime speranze

Durante la conferenza stampa dopo la vittoria di Wimbledon, Djokovic ha subito messo in chiaro che non avrebbe preso in considerazione l’idea di vaccinarsi.

Occorre precisare che gli Stati Uniti, non l’USTA (ente organizzatore dell’ultimo slam dell’anno), accettano nel proprio territorio solo cittadini stranieri con almeno due dosi di vaccino. Proprio per questo motivo si è fatta sempre più largo la paura di una mancata partecipazione dell’ex numero 1 del mondo all’ultimo slam dell’anno.

Le prime speranze sono nate nei tifosi del serbo leggendo il nome del proprio idolo nell’entry list ufficiale del torneo (che segnala tutti i tennisti in base al ranking, non alla reale partecipazione). Inoltre, gli organizzatori della competizione hanno aperto le porte a tutti i tennisti non vaccinati, permettendo così a giocatori come Tennys Sandgren (americani, ma non vaccinati) di prendere parte allo slam.

Da lì è nata una nuova polemica, questa volta a sfondo razziale: perché un americano non vaccinato può giocare e un cittadino straniero non può neanche entrare nel paese?

Le attese e l’ultima carta da giocare

Dopo alcune settimane di stallo, la notizia che ha smosso di nuovo gli animi è stata rilasciata direttamente dal Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie (CDC): le persone senza vaccino possono comportarsi e prendere parte agli eventi sociali come quelle vaccinate.

Una novità che, secondo molti, avrebbe portato alla riapertura dei confini, così come avvenuto in Australia. A meno di una settimana dall’inizio del torneo, però, non si è ancora arrivati a niente.

L’ultima provocazione, in ordine di tempo, è arrivata dalla politica. Claudia Tenney, dal suo profilo Twitter, ha inviato una lettera direttamente al presidente Biden per chiedere una National Interest Exemption per permettere a Djokovic di entrare nel paese.

Che non sia la mossa giusta?

La parola fine messa dal serbo?

Sembra che, dopo tutto, sia stato proprio il serbo a mettere la parola fine a questa saga durata ormai troppo tempo. Se andiamo a curiosare sul suo sito ufficiale, infatti, nella sezione dedicata ai prossimi eventi possiamo leggere: “Nessun evento in programma“.

Solamente l’ultimo segnale prima dell’inizio del secondo slam dell’anno senza Nole.

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