Stanotte è andata in scena la seconda semifinale del Masters 1000 di Cincinnati tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas. Come vi abbiamo raccontato, l’ha spuntata il greco in tre parziali contrassegnati da grande battaglia.
Quello in Ohio è stato il decimo face to face tra i due: ormai possiamo dirlo, la loro è una rivalità che pian piano si sta consacrando come una delle più interessanti dei giorni nostri, se non la più interessante in assoluto. E c’è un analogia che promette veramente bene…
La rivalità tra Medvedev e Tsitsipas
Cifre
La rivalità tra Medvedev e Tsitsipas è iniziata il 22 marzo 2018, quando il russo ebbe la meglio al primo turno del prestigioso Masters 1000 di Miami. Ed è proseguita con altri quattro successi dell’attuale leader del ranking, vittorioso nella stessa stagione al secondo turno degli US Open e ai quarti del torneo di Basilea, e nel 2019 agli ottavi di Montecarlo e in semifinale a Shangai.
La prima gioia dell’ellenico è arrivata al Round Robin delle Finals di Torino del 2019, torneo che lo investì del titolo di Maestro. Poi, ancora un’affermazione di Medvedev in semifinale agli Australian Open 2021, seguita dalla vittoria ai quarti del Roland Garros da parte di Tsitsipas. Gli ultimi due confronti, invece, si sono disputati quest’anno: il nativo di Mosca ha vinto in semifinale agli AO, mentre il greco ha vinto in semifinale a Cincinnati. Dunque, ad oggi, il parziale dei testa a testa recita 7-3 in favore di Medvedev.
Scintille
Al di là dei numeri, tuttavia, è importante sottolineare che quella tra Medvedev e Tsitsipas è una rivalità che spesso ha regalato scintille. Ad esempio, nel loro primo incontro nel 2018 a Miami, Daniil andò in tilt per qualche parolina di troppo di Stefanos: “Meglio che tu chiuda quella bocca. Hey, vuoi guardarmi e parlare? Te ne vai in bagno per 5 minuti, poi non chiedi scusa per un net. Pensi di essere un bravo ragazzo? Guardami, hey, guardami. Non mi vuoi guardare?”. Il giudice di sedia provò a riappacificare la situazione, ma non vi riuscì. “Ha iniziato lui! Mi ha detto russo di me**a, tu pensi che questo sia normale? Gli rispondo perché è un bambino piccolo, che non sa lottare”.
E ancora, così i due battibeccavano in una conferenza nel 2019:
Tsitsipas: “È così noioso, semplicemente noioso”. Medvedev: “È così noioso che mi odio, prima di tutto, per essermi messo in quel tipo di situazione in cui devo giocare alle sue condizioni e non alle mie. Questo mi ha ricordato gli anni della mia infanzia quando avevo 12 anni giocando all’interno del campo”.
Le cose attualmente non sono troppo migliorate, per usare un eufemismo. “Penso che ci rispettiamo come giocatori, ma probabilmente non tanto a livello personale. Quindi, non abbiamo alcun tipo di relazione”, ha detto Tsitsipas prima dello scontro al Roland Garros 2021. Mentre nel corso del terzo set del match agli Australian Open 2022, il russo si è reso protagonista di una sfuriata nei confronti del giudice di sedia, contestando il continuo parlare del padre del greco.
L’analogia con la rivalità tra i “Big Three”
Tornando ai numeri, è curioso un dato che lega la rivalità tra Medvedev e Tsitsipas a quella tra i cosiddetti “Big Three”, ovvero Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Dopo i primi 10 scontri tra due qualsiasi del trio, infatti, Federer era in vantaggio su Djokovic 7-3. Mentre Nadal era avanti 7-3 sia contro il serbo che contro lo svizzero. Un’analogia che promette grande spettacolo per i prossimi anni…