Non c’è pace per Murray: “I crampi? Nessuno sa perché mi succeda”. Indicazioni sul ritiro

Andy Murray è stato eliminato nel secondo turno di Cincinnati dal connazionale Cameron Norrie. Al termine del match, perso in tre set, ha parlato della sua partita, delle sensazioni avute in campo e della voci di un possibile ritiro.

“La partita con Norrie? A un certo punto sentivo di avere il controllo totale del mio tennis, del mio corpo e della partita. Sentivo di essere finalmente ritornato ai miei livelli. Poi non ci sono riuscito per tutta la partita e mi dispiace. Non sono stato preciso come avrei voluto, ma penso in generale sia stata una bella partita e soprattutto di essermi divertito.

Certamente Cameron ha alzato il livello nei momenti più importanti: ha servito meglio, ha tirato più forte, ha praticamente smesso di sbagliare. Penso stia vivendo il momento più bello della sua carriera e sono davvero felice per lui.

Ho avuto i crampi, ma non in maniera costante come negli ultimi due tornei disputati. Ha influenzato ovviamente il mio modo di giocare e di muovermi nella parte finale della partita. Ovviamente è sempre una grande preoccupazione per me, ma è qualcosa che devo affrontare e che devo risolvere. Nessuno sa davvero perché mi succeda: può essere la disidratazione, la cattiva digestione, la fatica o lo stress. Insomma, un sacco di cose.

Il ritiro di Serena? Quando una campionessa di queste dimensioni si ritira è sempre difficile da accettare. Ha ottenuto tutto quello che c’era da ottenere, ma è l’unica che può davvero prendere una decisione per se stessa. Il mio ritiro? Non ne ho idea a essere sincero. Quando lo farò potrei dirlo oppure no. Ancora non lo so, so solamente che mi piacerebbe concludere la mia carriera nel Regno Unito“.


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