Reilly Opelka ha criticato duramente l’Atp nel corso di una recente intervista. Un attacco frontale, non il primo da parte del gigante americano, verso i vertici dell’organizzazione mondiale e verso i rappresentanti dei giocatori che non fanno abbastanza per difendere gli interessi di tutti.
“Quindi fatemi capire come stanno le cose. Madrid e Cincinnati vengono vendute per 400/500 milioni di dollari e nelle stesso anno il Board dell’ATP decide di offrire ai Masters 1000 una tonnellata di giorni in più a disposizione revocando le player commitment protections, che vedranno aumentare le sanzioni nel caso in cui un giocatore decidesse di saltare un evento 1000?
Sembra che il nostro Player Board abbia fatto un grande lavoro nelle negoziazioni che riguardano tutti noi. Hanno ottenuto un incremento del 2% dei prize money e acconsentito alla più grande presa in giro per la compartecipazione dei ricavi accettando una percentuale sul profitto netto e non su quello lordo.
Questo accordo permetterà ai tornei di manipolare ancora i numeri pensando ai propri interessi. Basta chiedere alle persone coinvolte nell’organizzazione la differenza tra i numeri che i tornei mostrano ai potenziali acquirenti e quelli che utilizzano per negoziare i prize money.
Vorrei sapere quanto ha pagato l’USTA per la licenza del Masters 1000 di Cincinnati. Non si parla solo di denaro, ma di un sistema completamente corrotto che punisce il talento“. Parole che difficilmente cadranno inascoltate e che contribuiranno ad aumentare ancora di più la tensione tra Atp e giocatori.
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