Djokovic deve partecipare allo US Open? La risposta di due medici americani

In una recente trasmissione televisiva, il Dottor Jay Bhattacharya (Università di Stanford) e la radiologa Nicole Saphier (Memorial Sloan Kettering Monmouth) hanno chiesto a gran voce l’ammissione di Novak Djokovic al prossimo US Open.

Discriminazione dietro le scelte politiche?

Gli Stati Uniti stanno affrontando la limitazione della propagazione del virus Covid-19 in una maniera quantomeno poco usuale. Mentre vengono ammorbidite le posizioni sui cittadini statunitensi non vaccinati, i non possessori di green card sono ancora visti come grande pericolo. Proprio per questo motivo, i cittadini non in possesso di passaporto americano e senza il vaccino contro il Covid-19 non possono entrare nel paese.

Le regole imposte dal governo, quindi, vietano l’ingresso negli States a Novak Djokovic, ma permettono di disputare l’ultimo slam dell’anno a giocatori americani non vaccinati, come Tennys Sandgren. Di questa situazione hanno parlato due esperti, il Dottor Bhattacharya e la radiologa Nicole Saphier a Fox&Friends.

“Da noi c’è stato questo consiglio, che è poi diventato una legge, di non accettare cittadini stranieri che non hanno completato il ciclo vaccinale. Molte persone hanno parenti all’estero che non possono entrare nel paese. Sono separate tra loro per questa legge.

Quello di cui abbiamo bisogno è che ognuna di queste regole che discrimina le persone non vaccinate sia cambiata immediatamente. Per esempio, Novak Djokovic deve partecipare allo US Open come qualsiasi altro tennista” (Jay Bhattacharya).

“L’obbligo vaccinale, così come l’obbligo di mascherina, è semplicemente una scelta culturale, non accompagnata da un netto miglioramento dei dati. Gli Stati Uniti sono rimasti uno dei pochi paesi nel mondo a chiedere l’obbligo vaccinale per entrare nei confini.

Djokovic ha avuto il Covid nel 2021. La maggior parte dei vaccinati ha ricevuto il siero prima del 2021. Stando così le cose, probabilmente, le sue difese immunitarie sono più forti di quelle degli altri cittadini. Il fatto che sia un uomo di 35 anni in salute diminuisce ancora di più il rischio di contrazione del virus” (Nicole Saphire).