Murray merita tutto il rispetto del mondo. Ma non tornerà mai più quello che era

70 finali, 46 titoli (di cui tre Slam), una Coppa Davis, per un totale di 710 vittorie in carriera: un giocatore infinto, spesso indomabile, fin quando il fisico gliel’ha permesso. Stiamo parlando dell’ex numero uno al mondo Andy Murray, storico componente dei cosiddetti Fab Four che a trentacinque anni si ritrovare a fare i conti con un nemico invincibile: il tempo.

Superati i noti problemi all’anca, infatti, il britannico è tornato abbastanza competitivo, ma non al punto di raggiungere i livelli del passato. Livelli che, probabilmente, non arriveranno più.

Murray, mai più come una volta?

Impossibile dimenticare i successi ottenuti da Murray. Difficile non essere innamorati di un tennista incredibilmente feroce ma anche umano, dotato di grande emotività. Capace di rialzarsi più e più volte seguendo le varie tappe di un lunghissimo calvario. Il riferimento, ovviamente, è al suo problema all’anca divenuto man mano insostenibile tra 2017 e 2020. Come l’ha risolto? Dopo un poco efficace intervento in artroscopia per cercare di curare l’artrosi, il britannico è stato costretto ad andare di nuovo sotto ai ferri, stavolta ricorrendo alla protesi di rivestimento femorale. Poi solo forza, determinazione ed una commovente propensione al sacrificio: ecco gli ingredienti che gli hanno permesso di tornare in campo. Solo per questo, noi già lo ringraziamo.

Fatta tale premessa, però, non possiamo non sottolineare una cosa: da quando è rientrato nel Circus, molto raramente Sir Andy è apparso quello capace di battere 11 volte Djokovic e Federe e 7 volte Nadal. Praticamente mai.

I numeri di Murray dopo il rientro

Da quando è tornato a giocare con una certa continuità, cioè nel 2021, Murray ha racimolato 42 vittorie e 29 sconfitte. Certo, il suo bilancio è comunque in positivo numericamente, ma bisogna anche considerare che ha disputato parecchi tornei Challenger, dove si è spinto diverse volte in finale.

Per quanto riguarda il circuito Atp, invece, questo è il bottino del nativo di Glasgow relativo sempre alla stesso periodo:

Montpellier 2021 – Primo turno
Rotterdam 2021 – Secondo turno
Queen’s 2021 – Secondo turno
Wimbledon 2021 – Terzo turno
Cincinnati 2021 – Secondo turno
Winston Salem 2021 – Secondo turno
US Open 2021 – Primo turno
Metz 2021 – Quarti
San Diego 2021 – Secondo turno
Indian Wells 2021 – Terzo turno
Anversa 2021 – Secondo turno
Vienna 2021 – Secondo turno
Parigi Bercy 2021 – Primo turno
Stoccolma 2021 – Quarti
Melbourne 2022 – Primo turno
Sydney 2022 – Finale (persa)
Australian Open 2022 – Secondo turno
Rotterdam 2022 – Secondo turno
Doha 2022 – Secondo turno
Dubai 2022 – Secondo turno
Indian Wells 2022 – Secondo turno
Miami 2022 – Secondo turno
Madrid 2022 – Terzo turno
Stoccarda 2022 – Finale (persa)
Wimbledon 2022 – Secondo turno
Newport 2022 – Quarti
Washington 2022 – Primo turno

Come avrete potuto vedere, la maggior parte delle volte, Murray non è stato in grado di percorrere tanta strada. Qualche piccolo acuto l’ha fatto registrare, anche perché altrimenti non avrebbe potuto rientrare in top-50 (attualmente occupa proprio la 50esima posizione). Tuttavia, i vecchi fasti degli anni d’oro sono ormai solo un lontano ricordo.

Le sue condizioni fisiche, ad oggi, sono discrete e ci auguriamo di vero cuore che si regali qualche ultimo coup de théâtre. Ci sentiamo però di escludere che possa tornare alle vette della classifica. Con tutta probabilità, dovremo semplicemente abituarci all’idea che Andy è quasi arrivato al capolinea della sua bellissima avventura.

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