Djokovic, la macchina perfetta: parla il fisioterapista

Novak Djokovic è, rispetto agli altri Big Three, una macchina perfetta a livello fisico. Nella sua carriera non ha praticamente mai dovuto saltare tornei per via di infortuni gravi. Gran parte del merito va a lui, ma anche al suo fisioterapista, Ulises Badio.

Cosa c’è dietro alla preparazione di Djokovic

Rafael Nadal ha combattuto per tutta la carriera con una grande quantità (alcuni anche gravi) di infortuni. Roger Federer è praticamente fermo da due anni per i problemi alle gambe. L’unico dei Big Three che non cede di un centimetro è Djokovic, nonostante gli anni stiano passando anche per lui.

In una recente intervista, il fisioterapista del serbo, l’argentino Badio, ha voluto rivelare alcuni segreti dietro la grande resistenza fisica del proprio assistito.

Lavoriamo con lui 24 ore al giorno. Non è sufficiente stare quattro ore con lui, magari durante l’allenamento e prima della sua attività fisica. Mi devo adattare a Novak in ogni occasione. Devo sedermi lì per vedere come sta, quanta acqua ha bevuto o se qualcuno l’ha tenuto al telefono per molto tempo. Ogni piccolo elemento può influenzare la sua qualità di gioco e fisica in partita.

Il momento più difficile insieme a Djokovic? Sicuramente gli ultimi dodici mesi. La pausa forzata in Australia è stata un vero e proprio scoglio duro da superare”.

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