Ranking Atp, da Medvedev in giù: tutte le stranezze del dopo-Wimbledon

Inutile girarci attorno, con la decisione di Atp e Wta di rimuovere i punti ottenuti a Wimbledon nella scorsa stagione e non assegnare quelli dell’edizione 2022, ci sono state diverse stranezze nei rispettivi ranking. Andiamo a vedere le più incredibili.

Numero 1 senza giocare e finalisti penalizzati

Il caso più emblematico è rappresentato da Daniil Medvedev. Il russo non ha partecipato all’edizione 2022 dei Championships per via del ban imposto dall’All England Club ai tennisti russi e bielorussi. Così facendo, Daniil, che doveva difendere appena 180 punti ottenuti con il quarto turno del 2021, si è trovato senza troppi problemi a mantenere il primato in classifica.

Molto peggio è andata al campione delle ultime quattro edizioni, Novak Djokovic. Il serbo ha perso tutti e 2000 i punti dell’edizione 2021 e non ne ha ottenuto nessuno per la vittoria del 2022. Per questo motivo è sceso addirittura alla posizione numero 7 del mondo (aveva iniziato il torneo al numero 3). Anche grazie a questa “stranezza”, Carlos Alcaraz è diventato il tennista più giovane (alle spalle del solo Rafael Nadal) ad entrare nella top5 nel ventunesimo secolo.

Un’altra vittima illustre del sistema è sicuramente Nick Kyrgios. L’australiano ha perso i punti del terzo turno dell’anno scorso ed è scivolato alla posizione numero 45 del ranking. Con la finale raggiunta quest’anno, però, avrebbe potuto essere comodamente nella top15.

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