Djokovic salta sia US Open che Australian Open? La risposta del serbo

Il futuro di Novak Djokovic ai prossimi due slam in programma è in bilico. Il serbo, che sulla carta non potrebbe partecipare allo US Open e all’Australian Open, ha detto la sua su quelli che saranno gli impegni futuri durante l’inaugurazione dei due campi da tennis a Visoko (Bosnia).

Le impressioni di Nole

Novak Djokovic ha vinto il settimo Wimbledon della sua carriera, portandosi a meno uno dai 22 slam di Rafael Nadal. Il serbo, però, molto probabilmente non potrà tentare l’aggancio ai prossimi US Open e Australian Open. Negli Stati Uniti, infatti, è consentito l’ingresso solamente ai cittadini stranieri vaccinati, mentre in Australia Nole non può avere un visto per i prossimi tre anni (a meno di capovolgimenti politici).

Della questione ha voluto parlare direttamente il numero sette del mondo durante l’inaugurazione dei due campi a Visoko, Bosnia.

“Ho la mia idea e rimango ancorato al credo di fare ciò che una persona pensa sia il meglio per sé. Rispetto tutto e tutti e mi aspetto che gli altri facciano lo stesso con me. Se avrò il permesso ci andrò, se così non fosse, non andrei. Non sarà sicuramente la fine del mondo.

L’affaire australiano non è stato il massimo per me. Molte persone credono che abbia forzato il mio ingresso in Australia e abbia provato ad entrare senza permesso ed esenzione medica. Questo non è assolutamente vero. È stato provato nelle sedi opportune.

Non andrei mai in un paese dove non ho il permesso di recarmi. Mi piacerebbe molto tornare in Australia, la amo. Ho avuto i migliori risultati slam in quel paese. Spero che a gennaio potrò stare lì perché è ciò che voglio.

Non andrò in America senza permesso. Vorrei essere a New York, ma non posso per ora. Vorrei essere ovunque possa giocare a tennis visto che sono un giocatore professionista. Non entro in discorsi politici o cose simili perché non mi interessa. Io voglio solo giocare a tennis”.