Nick Kyrgios sta vivendo una seconda giovinezza nel tennis (nonostante abbia ancora 27 anni). L’australiano sembra un uomo nuovo, incoraggiato dalla famiglia e dalla fidanzata, e finalmente felice. Negli anni passati, però, non sempre è stato così, come raccontato dallo stesso Nick in un post su Instagram di qualche mese fa. Sulla questione è intervenuto il fratello in un racconto molto intimo.
Nick visto dagli occhi di un fratello
Nick Kyrgios sta mostrando la versione migliore di sé tanto in campo che fuori. L’australiano è un uomo nuovo, finalmente felice e vicino ai suoi affetti (famiglia e fidanzata). La ritrovata stabilità emotiva l’ha portato a toccare traguardi mai raggiunti in passato, come la prima finale slam a Wimbledon.
Negli anni passati, e soprattutto nel 2019, Nick non era come oggi. Il bad boy, come rivelato negli scorsi mesi su Instagram, faceva uso di alcool e droghe per cercare di combattere la profonda depressione, che l’aveva portato a pensare al suicidio.
Questa fase della vita è stata centrale nel racconto intimo del fratello di Kyrgios, Christos.
“Le persone non lo possono sapere, ma io e Nick non ci siamo parlati per molto tempo. Quando usciva a tutte le ore e tornava solo al mattino, cercando di affogare la sua depressione nell’alcool, io ho fatto un passo indietro. Avevo provato ad aiutarlo, ma ormai aveva completamente superato la linea. Nel mio cuore, però, ero sicuro che tutto si sarebbe potuto riconciliare.
Era un prigioniero nel suo corpo. Viveva solo le emozioni brutte, non riusciva ad essere felice della vita che aveva sognato e si era meritato attraverso il duro lavoro.
Mi ricordo quando ero andato a trovare i nostri genitori e Nick non si alzava mai prima di mezzogiorno. Quando lo faceva, rimaneva al massimo sulla porta. In quattro o cinque giorni l’avrò visto per un’ora. Mi mancava mio fratello. Non riconoscevo la persona che era diventato”.
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