Si è chiusa con la vittoria al quinto set di Novak Djokovic ai danni di Jannik Sinner la prima semifinale del torneo di Wimbledon 2022. Un primo set stupendo e dall’andamento altalenante, che alla fine riesce a portare a casa il ventenne italiano in 57 minuti. E pensare che Djokovic era avanti 4-1 ed ha avuto una palla per il 5-1.
Nel secondo il dominio di Sinner è stato netto, come dice il punteggio: 6-2, doppio break per Jannik e neppure una palla break concessa all’avversario. Sontuosa, fino a quel momento, la prova dell’italiano. Ma la partita con Djokovic non finisce mai.
E infatti il serbo sale in cattedra, nonostante un Sinner che regala spettacolo, e vince terzo, quarto e quinto set con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-2. Partita bellissima dell’italiano, che ha messo a segno punti eccezionali, ma ha ceduto davanti alla grandezza dell’avversario. Bellissimo l’applauso che il Centre Court dedica a Jannik all’uscita.
Primo set: Sinner-Djokovic 7-5
Alle 14,30 in punto Novak Djokovic e Jannik Sinner fanno il loro ingresso in campo su un Centre Court decisamente gremito. Nel Royal box il principe William e la principessa Kate sono seduti al loro posto per quello che è probabilmente il quarto di finale più atteso di questi Championships.
Djokovic. Sinner. Centre Court.
A 53rd Grand Slam quarter-final for @DjokerNole. A third for @janniksin – you don't want to miss this #Wimbledon | #CentreCourt100 pic.twitter.com/bGIJZIBbfQ
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Pronti via e il serbo tiene a zero l’avversario nel suo turno di servizio e si procura tre palle break nel game successivo. Partenza shock per Sinner, che porta a casa il primo punto sullo 0-40 e non riesce ad evitare l’handicap del break in apertura. Nole subito avanti 2-0, senza strafare. Jannik sembra più teso e contratto rispetto al match contro Carlos Alcaraz.
Il serbo – che lunedì sarà numero 7 del mondo – al contrario sembra perfettamente a suo agio: si pianta sulla linea di fondo, non indietreggia di un centimetro, non sbaglia niente e si porta in men che non si dica sul 3-0. Il parziale dei primi tre game dice 12 punti a 3 per Novak. Non certo la partenza che Sinner auspicava.
Nel quarto gioco, per fortuna, Jannik rompe il ghiaccio. Arriva un ottimo turno di servizio e Djokovic porta a casa solo un quindici, riequilibrando leggermente il parziale. Ma resta il break di distanza, visto che anche nel game successivo non c’è storia. Il sei volte vincitore di Wimbledon è centratissimo, usa geometrie perfette, gioca semplice e preciso. Quanto basta, per ora, per tenere Sinner a distanza.
L’altoatesino comincia a carburare, fa vedere di cosa è capace e vince bene alcuni scambi. Nel sesto gioco è bravissimo ad uscire, grazie al servizio, da un’altra situazione difficile, annullando una palla break all’avversario. Nel gioco successivo il serbo comincia a concedere qualcosa, arrivano un doppio fallo e due dropshot sbagliati e, a sorpresa, ci sono due chance per Sinner per recuperare il break. Nuovo doppio fallo e break recuperato. Passaggio a vuoto per Nole.
Dal 4-1 con palla del 5-1 per Djokovic, ci si ritrova così sul quattro pari, con un “parzialone” di 11 punti e 2 per Sinner. Ora c’è partita, eccome se c’è partita. Jannik martella da fondo campo, Novak è in difficoltà nello scambio e fatica a trovare la prima. Arriva un’altra occasione per l’italiano nel gioco numero nove, con una palla break che lo manderebbe a servire per il set. Qui arrivano però due risposte troppo timide sulla seconda dell’avversario, che riprende il game per i capelli e si porta sul 5-4.
L’approccio di Sinner, però, è cambiato. Ora è sicuro di sé e regge bene sotto ogni punto di vista. Il cinque pari arriva agevole e nel game successivo si porta avanti e trova altre due palle break sul 15-40. Stavolta non sbaglia e chiude il game con un devastante dritto incrociato che non lascia scampo a Djokovic. Adesso sì che si ritrova a servire per il set.
Nole ritrova parte dei suoi colpi e anche un po’ di fortuna. Ma Sinner è bravo e freddo a chiudere con un altro grande game al servizio, condito da una palla corta da antologia. Siamo 7-5, dopo 57 minuti di gioco.
Opening set: @janniksin – from 4-1 down, too 🇮🇹 👏#Wimbledon | #CentreCourt100 pic.twitter.com/vCJMJk6Hv8
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Secondo set: Sinner-Djokovic 6-2
Si riparte con Novak al servizio. Il primo game è suo, ma il serbo è nervoso, sembra ci sia qualcosa che non funzioni, non solo a livello tecnico, ma anche fisico. Nel gioco successivo, Sinner riparte da dove aveva concluso il primo set: tre ace e 1-1 in un amen. E nel gioco successivo, Jannik riprende il controllo del gioco e si procura due palle break sul 15-40. Ne basta una: si gira sul 2-1 per l’italiano, con break.
Il quarto è un altro game che l’altoatesino porta a casa con autorevolezza al servizio. Djokovic è in difficoltà, ma arriva finalmente (per lui) un game in battuta tenuto abbastanza agevolmente. Ora siamo 3-2 Sinner, che ha un break da gestire.
Il sesto game si complica per Sinner a causa di un brutto errore a rete, ma la sua forza, per il momento, è quella di reagire immediatamente davanti alle difficoltà. Sotto 15-30, recupera e chiude senza neppure andare ai vantaggi con un ottimo schiaffo al volo. Ora siamo 4-2 Sinner.
Game numero sette: Jannik è dominante nello scambio e si porta sul 15-40, altre due palle break. Questa volta però Nole salva la prima con un ottimo servizio slice e la seconda con un fortunatissimo rovescio baciato dal nastro. Ne arriva un’altra, però, e questa volta è un Challenge “vincente” a dare a Sinner il secondo break. Siamo 5-2, l’italiano serve per il secondo set.
La tensione sembra poter giocare un brutto scherzo a Sinner, che si ritrova 0-30. Ma ancora una volta l’altoatesino si riprende immediatamente e chiude 6-2. Se la prima frazione è stata altalenante e combattuta, la seconda è stata letteralmente dominata da Jannik.
In the zone.
One set away from the semi-finals. There's no stopping @janniksin on Centre Court#Wimbledon | #CentreCourt100 pic.twitter.com/LWBGl5iK4o
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Terzo set: Sinner-Djokovic 3-6
La terza frazione si apre come la seconda, con un game vinto abbastanza agevolmente da un Djokovic che prova a ritrovare se stesso. Nel secondo game qualcosa si inceppa nel servizio di Sinner e arriva la palla break per Djokovic, la prima dal 4-1 per il serbo nel primo set. Ancora una volta però il ventenne di San Candido recupera con autorevolezza e trova l’uno pari.
Novak, però, sembra ora giocare con qualche certezza in più e non trema neppure nel turno di servizio successivo. Si cambia campo sul 2-1 per il serbo, che ora mette pressione all’italiano e infatti nel quarto gioco trova addirittura un turno di servizio di Sinner a zero. Ora siamo 3-1 Djokovic. Questa volta il passaggio a vuoto è di Jannik, ma era prevedibile che potesse succedere.
Nel quinto gioco Sinner riprende a macinare, si porta sul trenta pari e gioca uno scambio quasi perfetto, chiuso però da Djokovic con un recupero straordinario. Il serbo vola sul 4-1 e sembra sia arrivata la scossa nervosa che stava aspettando dal primo set, anche grazie ad un evidente tentativo dell’ex numero uno del mondo di portare il pubblico dalla sua parte.
Il sesto gioco è di Sinner, che ritrova precisione ed efficacia al servizio. Nel settimo gioco arriva forse il punto più bello del match finora, concluso da Sinner con un lob straordinario. Ma Djokovic si porta con relativa facilità sul 5-2. Il set sembra poter finire nel game successivo, con il serbo che va sul 15-40. Ma anche nelle difficoltà l’altoatesino trova lo slancio per restare nel game e accorcia sul 5-3.
Il set arriva, per Djokovic, nel game successivo, nonostante un recupero straordinario di Sinner sul 40-0 per il serbo. Dopo due ore e 14 minuti siamo 2-1 Sinner (7-5, 6-2, 3-6). Ora Nole ha alzato le percentuali di prime e abbassato gli errori non forzati.
The comeback begins 🇷🇸
Djokovic wins the third set 6-3#Wimbledon | #CentreCourt100 pic.twitter.com/ODsPIPQ09q
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Quarto set: Sinner-Djokovic 2-6
Il quarto set inizia nella maniera peggiore per Sinner. In un game in cui, ancora una volta fa vedere un colpo da campione assoluto, commette due sanguinosi doppi falli e si brekkare in apertura dal serbo, che ora comincia a fare paura. Partenza a handicap per Jannik che ora fa fatica a tenere il palleggio. Subito 2-0 per Djokovic, che invece non sbaglia più niente.
Anche il game di servizio successivo di Sinner si trasforma in un problema. Sotto 0-30 (anche sfortunato ), raggiunge la parità, ma alla fine cede ancora. Doppio break per Djokovic, che si carica a modo suo: urlando. Il game successivo è una passeggiata, il serbo è entrato in modalità ingiocabile: 4-0. Nole rifiata – si fa per dire – nel quinto gioco e Jannik sblocca il punteggio. Ma nel game successivo il serbo torna a macinare: 5-1.
Il settimo gioco è di Sinner, ma Nole chiude 6-2, nonostante due palle break per Jannik e una spaventosa caduta, con tanto di rotazione pericolosa della caviglia. Si va al quinto set, con l’inerzia del match tutta dalla parte del venti volte campione Slam.
Mr Inevitable.
Decider incoming, after @DjokerNole notches the fourth set 6-2#Wimbledon | #CentreCourt100 pic.twitter.com/rZeh81NeDI
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Quinto set: Sinner-Djokovic 2-6
Importantissimo primo game di servizio per Sinner che, dopo la pausa e il grande spavento nel finale del quarto set, comincia nella maniera migliore la frazione decisiva. Non sbaglia neppure Djokovic, che impatta subito. E purtroppo chiude anche il game successivo, con un errore di Sinner su una palla corta: c’è il break, Nole sale 2-1.
Il quarto game è un’altra carrellata di colpi perfetti per l’ex numero uno del mondo, che non lascia scampo ad un Sinner che sembra ormai impotente davanti alla grandezza dell’avversario. Motivo per il quale va sottolineato con un circoletto rosso il game successivo, vinto a zero, che consente a Jannik di stare, per ora, a distanza di un solo break.
Al servizio, però, il serbo ora è davvero efficace e tiene con relativa semplicità anche il successivo turno di battuta. Pesano, finora, gli errori nel gioco al volo per Sinner, che ha comunque disputato un match fantastico. Arrivano punti irreale di Djokovic, che gli valgono un altro incredibile break e la possibilità di chiudere con un altro 6-2. Possibilità che Nole non si lascia sfuggire.
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