Domenica 3 luglio, a Wimbledon, andrà in scena il secondo atto della sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, il primo a livello Slam. I due si sono infatti incontrati una sola volta a livello di circuito maggiore (un’altra a livello Challenger), lo scorso novembre nell’ambito del Masters 1000 di Parigi Bercy. Fu un match molto bello e molto equilibrato, al termine del quale, dopo due ore e nove minuti di gioco, la spuntò il giovanissimo spagnolo in due set. Ecco, nel dettaglio, come andò.
Sin dal principio è un match molto combattuto con entrambi i giocatori che si dimostrano vogliosi di dare spettacolo. Il primo strappo è di Sinner. L’altoatesino, infatti, pronti e via riesce a centrare il break (alla seconda opportunità) dopo un game entusiasmante durato quasi dieci minuti (14 punti). Nel gioco successivo, però, Alcaraz torna alla ribalta mettendo a segno il controbreak (anche in questo caso alla seconda opportunità) che gli vale l’1-1. Dopodiché, lo spagnolo prima tiene saldamente il servizio e poi cerca l’allungo su Jannik. Quest’ultimo, tuttavia, come spesso capita, è glaciale: annulla due break point e fa 2-2.
Seguono, dunque, otto giochi abbastanza veloci in cui sia l’azzurro che l’iberico rischiano ben poco. I colpi mozzafiato si susseguono, ma non sono sufficienti a rompere l’equilibrio. Il verdetto, quindi, è affidato al tie-break.
Il tie-break – Parte a razzo e non si ferma più Carlos Alcaraz, che chiude il primo parziale per 7 punti a 1.
Dopo due game di “riscaldamento” la battaglia torna ad accendersi, con il tennista di Murcia che conquista tre chance di break nel terzo gioco. Tuttavia, Sinner è molto bravo ad uscirsene da una situazione estremamente ingarbugliata e a portarsi sul 2-1. La stessa situazione si ripresenta al successivo turno di battuta dell’altoatesino, che ancora se la scampa risalendo dal 15-40 (per un totale di 3 palle break): resta in vita Jannik, è 3-2. Seguono il 3-3 e il 4-3. Mentre nell’ottavo game l’azzurro costringe l’iberico ai vantaggi (una notizia visto che non accadeva dal gioco d’apertura dell’incontro) senza però riuscire ad affondare: è 4-4.
A dirla tutta, Jannik non sembra proprio nelle condizioni di impensierire l’avversario: Alcaraz più incisivo e in pieno controllo. Alla fine, infatti, lo spagnolo trova la svolta decisiva nell’undicesimo game, poi chiude sul 7-5.
Ace: 5
Doppi falli: 2
Percentuale prima di servizio: 64%
Percentuale punti prima di servizio: 61%
Percentuale punti seconda di servizio: 58%
Palle break salvate/concesse: 9/11
Ace: 3
Doppi falli: 3
Percentuale prima di servizio: 61%
Percentuale punti prima di servizio: 77%
Percentuale punti seconda di servizio: 58%
Palle break salvate/concesse: 1/2
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