Rafael Nadal rimarrà in eterno nella memoria collettiva del tennis e dello sport per le sue imprese sulla terra battuta, in particolare per la sua irripetibile epopea al Roland Garros. Per questo non si sottolinea spesso la sua attitudine a giocare su tutte le superfici, erba compresa, come testimoniano le due edizioni di Wimbledon vinte.
Alex Corretja, che conosce molto bene il 22 volte campione Slam, ha voluto spiegare come cambia il suo gioco dalla terra all’erba.
“L’erba è una superficie molto diversa rispetto al cemento e alla terra battuta. Cambia il rimbalzo della pallina e, di conseguenza, anche la rotazione.
Il topspin che ha caratterizzato la stagione sulla terra rossa e che abbiamo visto così tanto negli ultimi tre mesi non è così efficace sull’erba, non fa male all’avversario, a meno che tu non sia un alieno come Rafael Nadal.
Lo stesso Nadal modifica un pochino l’esecuzione dei suoi colpi quando gioca sull’erba. Dà un po’ meno rotazione alla palla e utilizza colpi più piatti e filanti. Dare troppo topspin sull’erba permette all’avversario di colpire la pallina all’altezza ideale.
I favoriti a Wimbledon? Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi, Nole resta l’uomo da battere. Alle sue spalle troviamo Nadal, a patto che stia bene fisicamente. Poi c’è Matteo Berrettini, che ha raggiunto la finale l’anno scorso”.
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