Leggenda del tennis: ecco perché Nadal è il migliore di sempre

La leggenda del tennis Ion Tiriac, in una recente intervista, ha voluto spiegare i motivi perché a suo parere Rafael Nadal debba essere considerato il migliore di sempre. Il miliardario rumeno, inoltre, ha parlato dell’infortunio di Rafa e del suo futuro.

Rafa è il migliore di sempre

Ion Tiriac, leggenda del tennis degli anni Sessanta e Settanta e storico allenatore di Boris Becker, in una recente intervista, si è dilungato molto nel parlare di Rafael Nadal.

Nadal è molto più intelligente di me, conosce di più il suo fisico rispetto a me. Al Roland Garros non ha avuto problemi fino a quando ha dovuto affrontare il canadese, che è un ottimo tennista. Nel match con Djokovic ha giocato veramente in maniera divina. Battere il numero 1 del mondo in quella maniera… No, Nadal rimarrà il numero 1 della storia del tennis per sempre. Non può essere paragonato a nessuno, nemmeno a Federer secondo me.

Per me lo è tanto come persona quanto come tennista. Non considero solo il numero di slam, ma anche come colpisce la palla e come lo fanno gli altri, il tipo di persona che riesce ad essere sia in campo che fuori. In più, credo che non vedrete mai nelle vostre vite e nemmeno in quelle dei vostri figli qualcuno che vincerà un solo slam per 14 volte o 15. Perché sono sicuro che ci riproverà l’anno prossimo”.

L’infortunio di Nadal

Con la prosecuzione dell’intervista, l’attenzione si è spostata sull’infortunio di Rafa.

Lui non ha altre opzioni, non può scegliere. Deve guarire, ma non solo il piede. In ogni cosa che ha di rotto e in tutto il suo fisico. In 15 anni ha speso il doppio o il triplo delle energie fisiche rispetto a Federer. Quando aveva 16 anni mi ricordo di aver detto che sarebbe stato tanto forte quanto gli avrebbe permesso il suo fisico.

Non credo abbia bisogno di giocare fino a 40 anni. L’ho visto sputare sangue su un campo da tennis. Sta sotto 62 in un tiebreak e non ti lascia vincere. Sono stato più di 60 anni a vedere partite al Roland Garros. Ho giocato qui la Coppa Davis nel 1959 e non ho mai visto nulla di simile al primo set di Nadal contro Zverev, in cui su 11 giochi al servizio ci sono stati nove break. Nove break. Com’è possibile? Non ne ho idea”.

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