PARIGI – Ai piedi dello spettacolare Philippe-Chatrier, in questi giorni speciali in cui Parigi parla la lingua del tennis mondiale con il suo magnifico Roland Garros, molti visitatori hanno potuto scoprire l’urban tennis. La federazione francese crede molto in questo interessante progetto, che rappresenta un modo originale per avvicinare nuovi appassionati al nostro favoloso sport.
Il patron di questo progetto è il grande Yannick Noah, che ha accolto con favore la nuova iniziativa della federazione francese: “È un modo – ha detto l’ex numero 3 al mondo francese – per cercare di rendere il tennis accessibile in strada, ai bambini. Creeremo connessioni tra i ragazzi che scoprono il tennis attraverso iniziative urbane e poi andremo nei club per continuare a giocare in un ambiente più formale. L’idea – ha aggiunto Noah – è davvero quella di fare in modo che il maggior numero possibile di ragazzi e ragazze vogliano giocare a tennis. Un nuovo capitolo sta iniziando“.
Il lancio ufficiale è avvenuto il 26 maggio all’interno dello Stade Roland Garros, sotto la tribuna presidenziale del campo principale, il Philippe-Chatrier. A dire il vero un’anteprima di Urban tennis c’era già stata domenica scorsa, sugli Champs-Elysées, attraverso un altro evento. Ma nel pomeriggio del 26, a Porte d’Auteuil,
è arrivato il lancio ufficiale. Su un campo di 6m per 12m, Gilles Moretton, presidente della Federazione francese di tennis, Yannick Noah, patron di Urban tennis e il mitico Mansour Bahrami si sono divertiti moltissimo davanti ai numerosi bambini accorsi per cimentarsi in questo tipo di tennis che si svolge con un racchetta da 21 pollici e una palla di gommapiuma.
Da inizio luglio, viene spiegato, verranno messi in campo tanti eventi di urban tennis in giro per la Francia, un vero e prorpio tour di oltre un centinaio di date. “Andremo nelle città, a contatto con le persone, per far scoprire questa pratica a più persone possibili”, ha dichiarato soddisfatto il presidente Moretton.
L’urban tennis è una pratica libera, accessibile a tutti e giocata ovunque. Un modo per creare un collegamento tra la strada e il tennis giocato nei club. Una inziativa lodevole, che farebbe bene anche da noi in Italia. Già durante gli Internazionali giocati a Roma si è tentato di realizzare iniziative per collegare la città al Foro Italico. La direttrice della comunicazione del nostro open, Claudia Fusani, ha più volte detto che l’intenzione è quella di portare il tennis il più possibile nella città eterna durante gli Internazioali, e nell’edizione edizione appena trascorsa si sono visti in giro gonfaloni, stendardi, totem: tutto lungo i ponti e le strade del centro della Capitale. E’ stata messa in piedi anche La ‘Notte romana del tennis’ (circa 400 negozi aperti fino alle 22). Iniziative lodevoli, ma che andrebbero forse estese sull’intero territorio nazionale e per una maggiore durata nell’arco dell’anno. Anche questa è una sfida importante, da aggiungere a tutto quello che già sta facendo con determinazione la Federazione italiana.
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