Parigi – Lorenzo Sonego lascia lo Stade Roland Garros a testa alta, dopo una grandissima prestazione che però non basta per approdare agli ottavi. Alla fine passa il numero 8 al mondo Casper Ruud, dopo un match avvincente: cinque set di puro spettacolo, nel quale il torinese ha incantato il pubblico per ben quattro set, cedendo soltanto al quinto. Il tutto si è svolto all’interno di un’arena calorosissima, strapiena in ogni ordine di posto. Nel campo 14, che si trova all’estremità ovest del complesso, lo stesso in cui Lorenzo ha già affrontato il portoghese Sousa nel turno precedente. Il suo coach, Gipo Arbino, lo ha seguito dalla stessa posizione del match precedente, supportandolo con il suo solito savoire-faire (piccoli gesti e sguardi rassicuranti). Sonego ha dato tutto se stesso, ma alla fine ha prevalso la maggiore esperienza del norvegese, che per una buona parte del match è stato praticamente in balia dell’azzurro.
Lorenzo ha portato il pubblico dalla sua parte, la gente lo ha acclamato, tanti anche gli italiani presenti. E lui, spesso, ha alzato entrambe le braccia per chiedere ancora più sostegno dagli spalti. Ci sono stati momenti magici per il torinese, che dopo vincenti strepitosi ha ottenuto diverse standing ovation. Lorenzo ci sguazza in questo clima da stadio, lo chiede più volte, si sente a suo agio. Un po’ meno il norvegese, che appare spesso meno passionale, ma sempre razionale e cinico in tutto quello che fa. Lui viene dalla Rafa Nadal Academy, che lo ha portato da numero 143 al numero 8 del mondo. E con la sua maggiore esperienza negli incontri che contano ha imparato a gestire meglio i momenti delicati e importanti.
Alla fine il norvegese vince 6-2, 6-7(3), 1-6, 6-4, 6-3, in 3 ore e 26 minuti, e avanza agli ottavi di finale del Roland Garros per la sua prima volta.
Era il quarto confronto ufficiale tra i due, tutti vinti dal norvegese, che con quella di stasera si porta a cinque vittorie su cinque. Sonego ha avuto la sua chance, ha davvero sfiorato l’impresa ed esce comunque a testa altissima da Parigi. In pratica ha fatto e disfatto il match con i suoi 62 vincenti (39 per Ruud), ma anche con i suoi 47 errori gratuiti (21 per il norvegese).
Dopo aver perso il primo set, il numero 35 al mondo riesce a pareggiare i conti vincendo il tiebreak del secondo parziale. E da lì mette in campo una delle sue migliori versioni degli ultimi tempi, non lasciando spazio al norvegese, che a tratti è sembrato tramortito. Lorenzo ha giocato nove game di qualità, uno dietro l’altro, vincendo il terzo set 6-1 e arrivando vicino alla vittoria finale sul 4-4 del quarto set. Poi il momento magico purtroppo termina e Ruud ne approfitta con cinismo, strappando il servizio al torinese sul 5-4, che si traduce in un set point e 6-4.
Una botta per l’azzurro, che accusa inevitabilmente il colpo abbassando il suo rendimento. Ruud, da parte sua, sente di nuovo l’odore degli ottavi e nel quinto set non concede più nulla in risposta durante i suoi turni di battuta.
Rimane comunque la grande prestazione dell’azzurro, da cui certamente ripartirà ancora più motivato, ne siamo certi. Perchè Lorenzo è un combattente e difficilmente chinerà la testa di fronte al suo futuro.
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