Una partita a due facce. Per due ore il miglior Musetti da due anni a questa parte annichilisce uno spaesato Tsitsipas. Poi il greco cambia livello e rimette le cose a posto, con autorevolezza e autorità. Una sconfitta in cinque set che fa male al ventenne carrarino e che ricorda molto da vicino quanto successo un anno fa, con la sconfitta al quinto contro Novak Djokovic, dopo aver dominato i primi due set. Il punteggio finale: Tsitsipas batte Musetti 5-7, 4-6, 6-2, 6-3, 6-2.
I primi game del primo set potrebbero lasciar pensare ad un copione in qualche modo già scritto. Musetti è contratto, fatica ad entrare in ritmo e soprattutto fatica a contenere Tsitsipas. In un attimo si va sul 4-1 per il greco. Ma le cose cambiano in fretta. Nel sesto game Lorenzo salva due palle break e prende coraggio, centrando a sua volta il game pesante nel turno successivo e salvando altre tre palle break nell’ottavo gioco. Tsitsipas ora è disorientato e comincia a disunirsi. Musetti sale in cattedra con il suo gioco sopraffino e chiude 7-5.
All’inizio della seconda frazione, la peggior versione del greco dell’interno match, tanto da lasciar pensare addirittura ad un epilogo anticipato. Lorenzo vola sul 4-0, ora sembra davvero poter dominare. Ma proprio quando sembra toccare il fondo, Tsitsipas comincia a macinare. Si riprende un turno di servizio e si riavvicina, ma non basta: Lorenzo è bravissimo a non scomporsi e porta a casa anche il secondo set con il punteggio di 6-4.
I segnali di risveglio del numero 4 del mondo, però, non restano solo segnali. Nel terzo set la musica cambia radicalmente. Il greco sale in cattedra, con il servizio, con il dritto e con un rinfrancato rovescio da fondo campo. La terza frazione vola via facile, nonostante Musetti provi inutilmente a restare in scia. Il 6-2 finale dà nuova linfa al bicampione di Montecarlo.
Nel quarto set il greco è una furia, forse ancora meglio di quello visto nel terzo. Tsitsipas ritrova i suoi riferimenti, in particolare con servizio e dritto è una macchina. Nonostante questo Musetti, che regala lampi di classe cristallina, soprattutto con il suo delizioso rovescio a una mano, riesce a riprendersi il turno di servizio lasciato per strada a inizio set. Ma, appunto, è solo un lampo, perché Stefanos ora è quasi infallibile e chiude questa volta 6-3.
Solo applausi per Tsitsipas a questo punto, arrivato a dieci ace. Adesso è ancora più dura per Lorenzo, che sembra pagare anche fisicamente la poca brillantezza dovuta al fatto che rientrava dall’infortunio di Madrid e che ha solo quattro giorni di tennis nelle gambe. E infatti il quinto set inizia come è finito il quarto: Stefanos martellante e impenetrabile, Musetti in debito e in ritardo. Arriva il break in apertura. E purtroppo è il preludio per una chiusura agevole del numero 4 del mondo, che scrive la parola fine con un netto 6-2.
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