Impugnature, preparazione, swing: tutti i segreti del rovescio a una mano
I

Il rovescio, nel tennis è il secondo colpo per importanza. Il gesto tecnico viene insegnato successivamente al diritto e anch’esso deve essere eseguito con giusti movimenti e una corretta tecnica.

Occorre fare una piccola premessa, esistono due tipologie del rovescio, il rovescio ad una mano e rovescio a due mani. Personalmente apprezzo e gioco il rovescio ad una mano perché cosi mi è stato insegnato e cosi era nelle scuole tennis. Oggi è praticamente il contrario, nelle scuole tennis l’insegnamento del rovescio ad una mano ad i bambini è totalmente inesistente, e di conseguenza anche nel circuito professionistico, il rovescio bimane è quello più utilizzato.

Stilisticamente parlando, il rovescio ad una mano è sicuramente più elegante e bello da vedere, ma quello a due mani assicura senza dubbio un maggiore controllo della palla. Il rovescio ad una mano beneficia di una catena cinetica aperta, con maggiore libertà di movimento delle articolazioni rispetto al rovescio bimane. Ovviamente la scelta di utilizzo resta personale.

Le impugnature

A differenza dell’impugnature Continental o Western di Rovescio, la più utilizzata è la Eastern di Rovescio che permette di colpire la pallina sia di piatto, sia con rotazione in top-spin. Per cambiare l’impugnatura è sufficiente rilassare la presa della mano dominante dal manico, mentre l’altra che afferra con pollice ed indice il cuore della racchetta, permettendole di oscillare sino al raggiungimento l’impugnatura desiderata.

La preparazione

La preparazione è effettuata in Closed-Stance (Posizione Chiusa), l’aspetto tecnico su quale focalizzare l’attenzione è una buona torsione del tronco, con rotazione delle spalle di circa 120° rispetto alla posizione di partenza, (Unit Turn). La racchetta dev’essere portata indietro tramite rotazione delle anche e delle spalle, con conseguente flessione del gomito affinché l’articolazione venga utilizzata come componente di spinta attraverso un movimento di estensione. Nel momento in cui l’avversario impatta la palla è il momento di muoversi, orientando i piedi verso la direzione di spostamento.

Lo Swing

E’ il movimento con il quale la racchetta impatta con la pallina. La buona riuscita del colpo dipende da una corretta base d’appoggio con le gambe piegate, permettendo la spinta giusta e con la racchetta perpendicolare al terreno (testa della racchetta rivolta verso il cielo), in questo modo si creerà lo spazio tale per permettere la giusta accelerazione per l’impatto (Sweet Spot) con la pallina che dovrà trovarsi davanti al corpo. Durante lo Swing é possibile scegliere la rotazione da imprimere alla palla, più la racchetta scende verso il basso più rotazione verrà data.

Il finale

La racchetta prosegue in avanti ruotando verso l’alto, terminando la sua corsa con la mano all’altezza della spalla in base alla rotazione topspin che si imprime alla palla. La mano non dominante stazionerà vicina all’anca posteriore per dare stabilità al colpo che potrebbe far perdere di profondità al colpo.

ROVESCIO AD UNA MANO
VANTAGGI SVANTAGGI
Variabilità dei colpi Palle alte

 

Il rovescio di Roger Federer

Il rovescio di Stan Wawrinka

Il rovescio di Dominic Thiem

Il rovescio di Grigor Dimitrov

Il rovescio di Stefanos Tsitsipas


Domenico Bruno – International Coach MTMCA


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