Otto sconfitte nelle ultime dieci partite, l’ultima sulla terra battuta del Masters 1000 di Madrid: è crisi profonda per Lorenzo Sonego. Cosa sta succedendo all’azzurro?
Dopo i diversi exploit realizzati tra il 2019 e il 2021, che lo hanno portato alla ventunesima piazza della classifica mondiale, Lorenzo Sonego sta attraversando un momento difficile, contrassegnato da una crisi evidente di gioco oltre che di risultati.
Nel 2022 Sonny ha disputato 22 partite in singolare. Le prime prime uscite stagionali sono state abbastanza positive, visto che ha raggiunto i quarti a Sydney, il terzo turno agli Australian Open e la semifinale a Buenos Aires. Poi, però, si è spenta la luce. Dalla kermesse argentina ad oggi, infatti, Lorenzo ha racimolato quattro eliminazioni al debutto (Acapulco, Indian Wells, Miami e Madrid), una sconfitta in Coppa Davis (contro la Slovacchia) e due secondi turni (Barcellona e Montecarlo).
La crisi è evidente, ma da cosa dipende? Date le caratteristiche di Sonego, si pensava inizialmente che il calo derivasse più che altro dalla superficie sulla quale prevalentemente si stava giocando, cioè il cemento. Ma, purtroppo, il passaggio alla terra battuta non ha migliorato la situazione. Il servizio sta continuando a funzionare ad intermittenza (59% di punti vinti nel match perso con Draper a Madrid). Mentre la risposta (33% dei punti vinti contro Draper) è ancora troppo poco incisiva. Anche la sua proverbiale grinta sembrerebbe averlo abbandonato.
Questione di fiducia? Probabilmente sì. Sonego, al momento, è evidentemente sopraffatto dallo sconforto, consapevole che, se le cose non cambieranno, finirà per perdere tantissime posizioni nel ranking ATP. Come dargli torto, considerato soprattutto i punti che dovrà difendere a Roma. L’incubo, tuttavia, non è detto che non possa trasformarsi in un sogno, aprendo la strada ad un nuovo percorso virtuoso.
Lo scorso anno, caricato dal precedente trionfo a Cagliari, Sonego si è letteralmente preso la scena agli Internazionali d’Italia, spingendosi fino alla semifinale. Tutti abbiamo ancora negli occhi gli strepitosi successi ottenuti dal piemontese sui vari Monfils, Mager, Thiem o Rublev e la bella sconfitta contro Djokovic al termine di una lunga battaglia.
Stavolta Lorenzo arriverà a Roma in una condizione mentale completamente diversa. Ma se ben conosciamo l’azzurro, in fin dei conti, il torneo della Capitale potrebbe rivelarsi non un appuntamento da vivere tra mille ansie, bensì una grande opportunità per ritrovarsi. La linea è sottile, è ovvio. Ma Sonego è uno di quelli che le linee sa bene come colpirle.
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