Roger Federer e Rafael Nadal sono abituati ad essere costantemente sotto la luce dei riflettori per i loro successi sportivi, ma rimangono spesso in silenzio sulle questioni sensibili. Andrey Rublev ha provato a motivare questa loro scelta in un’intervista al termine dell’Atp250 di Belgrado.
Il silenzio di Roger e Rafa
Roger Federer e Rafael Nadal sono sulle prime pagine dei notiziari sportivi da vent’anni per le loro gesta in campo. Quello che, però, fa storcere il naso a qualche addetto ai lavori e non è la loro poca propensione a parlare di questioni sensibili. Un esempio? La guerra in atto in Ucraina o la questione (meramente sportiva) riguardo l’affaire Novak Djokovic in Australia.
Sulla faccenda è voluto intervenire l’ultimo vincitore dell’Atp250 di Belgrado, Andrey Rublev. Il russo, dopo diverse contestazioni sui social network, è stato uno dei primi a condannare l’operato del presidente Putin.
“Onestamente, non so perché agiscano così. Non ho veramente ipotesi a riguardo. Molto meglio chiedere direttamente a loro i motivi. Non voglio dire troppe cose ed essere frainteso. Forse potrebbe essere per via della protezione della propria immagine o forse perché hanno pensieri discordanti rispetto alle questioni sensibili? Non saprei proprio”.
Congratulations @AndreyRublev97, a pleasure to share the court and have you in Belgrade. Thank you to the entire @SerbiaOpen2022 organization and the fans, family, and players that all made this event so special 😃🇷🇸. See you next year 👍🏼🙌🏼🎾❤️ #SerbiaOpen #NoleFam pic.twitter.com/Q0RLJsVT21
— Novak Djokovic (@DjokerNole) April 24, 2022
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