È stato una leggenda in campo, l’unico tennista maschile italiano a vincere uno Slam nell’era Open, ex numero 4 del mondo. Oggi, passati i settant’anni, Adriano Panatta si occupa sempre di tennis a livello personale, ma da anni è fuori dalle attività del circuito. Ma se volete un commento da lui, ancora oggi non si tira indietro e dice sempre ciò che pensa.
In una recente intervista a Radio Rai, per esempio, ha detto la sua su diverse questioni che riguardano la più stretta attualità tennistica. Ha commentato così la decisione di non far partecipare i tennisti e le tenniste russi e bielorussi al torneo di Wimbledon: “Una stupidaggine e un’ipocrisia totale. Se i reali inglesi sono in imbarazzo facessero fare la premiazione a Federer o a Borg”.
Una posizione che ha condiviso con tanti osservatori (tra cui noi di Tennis Fever, come abbiamo cercato di spiegare qui) e anche con tanti protagonisti del circuito, tra cui Novak Djokovic. Nel corso della stessa intervista, però, Panatta ha lanciato una vera e propria stilettata nei confronti di Nole: “Nulla di personale, ma non condivido nulla di ciò che ha detto e fatto negli ultimi due anni. Non ne ha azzeccata una“.
E per non farsi mancare nulla, Adriano ha sparato a zero anche contro il tennis di oggi: “Non lo seguo molto, lo trovo noioso. Seguo prevalentemente i tennisti italiani, diciamo per patriottismo”. E a proposito di tennisti italiani, non si è voluto sbilanciare su chi consideri più forte tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner: “Sono entrambi molto forti, atleti moderni. Devo anche dire che sono molto diversi tra loro”.
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