Battendo Francisco Cerundolo per 6-4 6-1, Casper Ruud ha conquistato la finale del Miami Open, la sua prima in carriera in un Masters 1000 dopo vari tentativi falliti tra 2020 e 2021. Da lunedì, comunque vada, sarà numero 7 al mondo. Ma il trionfo potrebbe davvero portare la sua storia sportiva ad un livello superiore.
Casper Ruud, il volo continua
La finale conquistata al Masters 1000 di Miami è solo uno dei grandi obiettivi raggiunti da Casper Ruud negli ultimi due anni. Tra il 2020 e il 2022, infatti, il classe ’98 di Bærum ha messo in bacheca ben sette titoli ATP, sei dei quali sulla terra battuta. E probabilmente, proprio la simpatia per il rosso è stata anche la sua più grande condanna agli occhi dell’opinione pubblica. Troppo spesso si è assistito sui social (e non solo) ad un accanimento nei confronti di questo ragazzo, etichettato nella migliore delle ipotesi come terraiolo e pertanto come solo una meteora. E invece, il norvegese atipico ha dimostrato in ripetute occasioni di saperci fare su ogni superficie, scrollandosi di dosso le critiche di chi, forse, prima di scrivere o parlare farebbe meglio a contare fino a dieci. Che il tennis di Ruud sia più congeniale alla terra rossa e che di conseguenza il giocatore definisca i suoi impegni in base ai suoi interessi questo è sicuro (e nel secondo caso anche logico). Ma è sicuro, al contempo, che siamo di fronte ad un grande campione a 360 gradi.
Ruud, gli Slam e i Masters
Quello che manca ancora a Ruud nel suo palmarès è un’affermazione “importante”, ovvero un successo in un Masters o in uno Slam. Pensare ad una sua imminente vittoria in quest’ultimo tipo di tornei è abbastanza velleitario, anche perché finora ha ottenuto al massimo un quarto turno (Australian Open 2021). Nei 1000, invece, prima dell’exploit in Florida, aveva già centrato ottimi risultati, come le tre semifinali a Roma (2020), Madrid (2021) e Montecarlo (2021). A Miami, Casper ha già raggiunto un traguardo straordinario, ma il trionfo potrebbe davvero portare la sua storia sportiva ad un livello superiore.
Ruud e il ranking
Dopo la rapida ascesa tra 2020 e 2022, Ruud è attualmente l’ottava forza del ranking mondiale. Ma ancora per poco. Già, perché conquistando la finale sul cemento americano, lo scandinavo è già sicuro che da lunedì supererà Andrej Rublev, salendo alla settima piazza della classifica (best ranking). Vincendo il torneo, invece, non guadagnerebbe nessuna ulteriore posizione ma si avvicinerebbe parecchio al nostro Matteo Berrettini. Per il romano, considerato che la stagione sulla terra rossa è alle porte e che le sue condizioni fisiche non sono al momento ottimali, non sarebbe per nulla una buona notizia. Staremo a vedere come andrà a finire. Intanto, anche il resto della concorrenza è avvisato: Ruud non ne vuol proprio sapere di smettere di volare.
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