Paolo Bertolucci ha voluto dire la sua sul prossimo futuro del nostro Jannik Sinner.
“È un animale da gara, è diventato un simbolo dell’Italia anche all’estero.
Questo è molto importante. Lui e Alcaraz sono i due tennisti che saranno ai vertici per i prossimi dieci anni. Si prospetta per lui un futuro molto roseo. D’altronde aveva già fatto una finale a Miami, era già un piccolo idolo e c’era molta attesa.
Il fatto che abbia vinto due partite annullando match point non ha fatto altro che incrementare ancora di più il personaggio. La sua cattiveria è determinata da una forza innata.
Ha la capacità incredibile di dare il meglio di sé nei momenti più delicati, quando è vicino al baratro.
E questa è una cosa che non si insegna: o ce l’hai o non ce l’hai. Differenze nel suo gioco dopo il cambio di allenatore? È ancora troppo presto. Se ne parlerà a fine anno, dopo otto o nove mesi di lavoro si comincerà a tracciare qualcosa.
C’è un allenatore che entra con passi molto felpati. Sinner è una Formula 1, una macchina alla quale potresti fare anche dei danni irreparabili.
Quando lo vedremo numero 1? Lui abbrevia i tempi. Nadal alla sua età ha vinto a Parigi, Becker aveva già vinto Wimbledon, questo non vuol dire che è in ritardo, ma è certamente sulla buona strada per vincere e anche molto e arrivare il più in alto possibile. Se sarà numero uno, due o tre sarà questione di un paio di anni”.
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