“Sta fingendo”, “quando si mette male le studia tutte”, “scenette già viste”. Queste sono soltanto alcune delle tante baggianate (per non dire altro) girate sui social nel corso della finale di Indian Wells tra Rafael Nadal e Taylor Fritz. Il riferimento, naturalmente, è allo spagnolo, “reo” di non essere riuscito a nascondere il suo disagio sin dall’ingresso in campo.
Dove sono i geni da tastiera?
Ha faticato e non poco Rafa Nadal per tenere testa al giovane americano, arrendendosi alla fine in due set, sopraffatto dal dolore e dall’amara consapevolezza di aver interrotto il suo inizio più bello. E senza fingere, come molti tuttologi da tastiera avevano insinuato, buttando fango, ancora una volta, su uno degli sportivi più vincenti e corretti di sempre. Come ha annunciato ieri su Twitter, il maiorchino ha giocato l’ultimo atto sul cemento californiano con una frattura da stress al terzo arco costale, che lo costringerà a stare fermo ai box dalle 4 alle 6 settimane.
“A quanto pare, ho una crepa da stress in una delle mie costole e starò fuori per 4-6 settimane. Questa non è una buona notizia e non me lo aspettavo. Sono affranto e triste perché dopo l’inizio della stagione mi sono divertito così tanto. Volevo annunciare che sono tornato in Spagna e sono andato subito dalla mia equipe medica per fare i test dopo la finale di Indian Wells che ho giocato con disagio”, questo un estratto delle sue parole. Nadal era veramente infortunato! Più facile di così…
Ciò che non sarà facile, adesso, è ritrovare quei geni ovviamente scappati dal loro rifugio social, fatto di cattiverie gratuite, dette con una leggerezza e una superficialità disarmanti.
Ma in fondo, a che serve ritrovali? Anche stavolta non vogliamo usare mezze misure: lasciate perdere il tennis e lo sport in generale, o, quantomeno, lasciate in pace le leggende.
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