Esattamente come una settimana fa Lorenzo Sonego è stato virtualmente numero 20 del ranking Atp. Per la prima volta in carriera il 27enne torinese avrebbe potuto infatti sfondare il muro dei primi venti tennisti del mondo. Ma esattamente come una settimana fa si è fermato ad un passo
Già, perché, proprio come una settimana fa, è stato decisivo l’esito di una finale. Sette giorni fa fu quella di Reilly Opelka, che vincendo contro Jenson Brooksby a Dallas superò in extremis il nostro azzurro, piazzandosi in posizione numero 19.
Questa volta Opelka la sua finale l’ha persa, contro Cameron Norrie a Delray Beach, ma la partita che Sonego doveva seguire con attenzione era quella di Carlos Alcaraz a Rio de Janeiro. Il 18enne spagnolo, dopo aver eliminato Matteo Berrettini e Fabio Fognini, ha schiantato in finale anche l’argentino Diego Schwartzman, diventando il più giovane tennisti di sempre a vincere un Atp 500.
Grazie a questa impresa è stato lui a scalzare Sonego dalla top-20 (fermo a 1962 punti), andandosi a piazzare, con 2061 punti appena alle spalle di Nikoloz Basilashvili. A 18 anni e 9 mesi Alcaraz entra così per la prima volta tra i primi venti giocatori del mondo.
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