“Sono felice di annunciare che proseguirò la mia carriera con Simone Vagnozzi, il quale sarà il mio allenatore, nonché primo membro del mio team. Al momento non abbiamo in programma di aggiungere altri membri alla nostra squadra, ma esamineremo la situazione con il passar del tempo. Sono entusiasta di iniziare questo nuovo capitolo”.
Happy to announce I’ll be working with Simone Vagnozzi as my coach moving forward and he will be heading up my team. Currently we have no plans to add any more team members at this time but we will review the situation as we go. Excited to get started on this new chapter, Forza.
— Jannik Sinner (@janniksin) February 17, 2022
Con queste parole, rilasciate tramite il proprio account Twitter, Jannik Sinner ha annunciato ufficialmente il suo nuovo coach dopo il divorzio con Riccardo Piatti.
Ma chi è, nel dettaglio, Simone Vagnozzi?
Chi è Simone Vagnozzi
Simone Vagnozzi, nato ad Ascoli Piceno il 30 maggio 1983, è un ex tennista che ha frequentato principalmente i Futures e i Challenger: 8 titoli (7 Futures, 1 Challenger) il suo bottino in singolare su 24 finali disputate. In doppio, invece, ha ottenuto 28 successi (12 Futures, 16 Challenger) su 53 finali. Per quanto riguarda il circuito ATP, il marchigiano ha racimolato pochi match, con un best ranking di 161esima forza del mondo, centrato nel 2011.
Terminata nel 2015 l’attività agonistica, Vagnozzi ha successivamente intrapreso la carriera di allenatore. Nel 2017 il suo primo incarico, al fianco di Marco Cecchinato, il quale all’epoca era fuori dalla top-100. Nel giro di poco tempo, Ceck si è ritrovato in semifinale al Roland Garros e a conquistare tre titoli, a Umago, Budapest e Buenos Aires. Poi la separazione, e Vagnozzi ha cominciato a lavorare con Stefano Travaglia, ottenendo anche in questo caso ottimi risultati, cioè l’ingresso di Steto nella top-60, prima di lasciarsi nel 2021. Da ieri, la nuova esperienza con Jannik Sinner.
Al netto di quanto ha scritto l’altoatesino nel tweet, ancora non si sa se la scelta Vagnozzi sia un scelta temporanea oppure definitiva. E non sappiamo, soprattutto, se sia quella giusta. Quello che è certo, però, è che il giovane coach, finora, non ha mai fallito un colpo.
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