L’Australian Open 2022 è appena terminato con la straordinaria impresa di Nadal che ha ottenuto il suo ventunesimo titolo Slam, ma è già tempo di guardare avanti: precisamente al Roland Garros, il terreno di caccia preferito del tennista spagnolo.
Andiamo ad analizzare chi sono i favoriti e quali potrebbero essere i protagonisti del prossimo Slam nel calendario, grazie ai pronostici dei migliori siti sul tennis recensiti su truffa.net.
Il favorito numero 1 per la vittoria finale, chiaramente, non può che essere proprio il 35enne di Manacor e il motivo è semplice: negli ultimi 17 anni, Rafa Nadal, ha vinto il torneo per 14 volte, precisamente ogni volta che è giunto in finale. Il dominio di Nadal sulla stagione in terra e in particolare al RG, è un qualcosa di più unico che raro nel panorama sportivo mondiale e non solo tennistico. Tuttavia l’età anagrafica e gli acciacchi sempre più importanti cominciano a farsi sentire e persino Rafa sulla terra non sembra più invincibile (almeno per i primi 5 tennisti al mondo, per gli altri probabilmente rimane ancora una montagna insuperabile); la dimostrazione è avvenuta l’anno scorso quando il numero 1 al mondo Novak Djokovic, lo ha battuto in semifinale, in un match che ha avuto l’aria di una avvicendamento di forze, consegnando al serbo la consapevolezza di essere, forse per la prima volta in carriera, il numero 1 anche sulla terra.
Ma se Nadal ci ha insegnato una cosa di sé, è che non bisogna mai darlo per morto. Si trattava solo di qualche settimana fa quando Rafa annunciava che non sarebbe stato sicuro di tornare a giocare a tennis a causa dei ripetuti infortuni e invece il 2022 è cominciato con un Nadal ancora trionfante sulla next gen, in un torneo che non vinceva dal lontano 2009, su di un terreno a lui notoriamente non particolarmente gradito. L’assenza di Djokovic a causa delle note vicende legate al vaccino e al mancato ingresso in Australia, ha sicuramente fatto scattare qualcosa nella mente dello spagnolo, consapevole di dover sfruttare una delle ultimissime occasioni per poter vincere gli Australian Open.
Nadal partiva addirittura da sfavorito contro il giovane rampante Medvedev, ma l’incredibile tenacia fisica e psicologica, gli ha permesso di rimontare dallo 0-2, portandosi a casa il titolo.
Fatte queste premesse, considerati i 14 anni di assoluto dominio ed una forma mentale e fisica a dir poco strepitosa (già sul cemento, figurarsi sulla terra), Rafa è riuscito nell’impresa di tornare nuovamente il favorito numero 1 per la vittoria finale.
Subito dietro troviamo chiaramente il campione in carica del Roland Garros, nonché il numero 1 al mondo Novak Djokovic. Sul serbo le incognite più grandi sono due: una legata alla partecipazione, sempre per i noti problemi legati alla mancata vaccinazione, infatti anche per entrare a Parigi sarà necessario il green pass: da capire come si evolverà la situazione, anche se in questo momento viene difficile pensare che Djokovic rinunci ad un altro Slam (col serio rischio che Nadal si porti a 22 Slam contro i 20 di Nole e Federer) e anche che l’ATP non intervenga in qualche modo per risolvere la situazione che impedisce al proprio sportivo più rappresentativo di prendere parte ai tornei più importanti del circuito. L’altra preoccupazione può essere legata alla reazione mentale e psicologica del serbo nei confronti delle vicende legate al caso Australia.
Appena dietro i due super favoriti, data l’assenza di Federer, troviamo il solito manipolo di ex next gen pronti ad approfittare dei passi falsi delle due leggende. Secondo gli esperti del settore stavolta il favorito è il greco Tsitsipas, che oltre ad un ottimo stato di forma, ha mostrato anche un eccellente feeling con la terra, tanto da riuscire a conquistare la finale nell’edizione del Roland Garros dello scorso anno, persa proprio contro Djokovic. Ma sempre nel 2021 ha ottenuto anche una vittoria a Monte Carlo e una finale a Roma, dimostrando che il suo tennis elegante e particolare si trova estremamente a suo agio anche in mezzo alla polvere.
Dietro Tsitsipas si rivede il desaparesido Thiem, fino a qualche tempo fa numero 2 assoluto al mondo sulla terra e forse unico giocatore in grado di battagliare alla pari con Nadal (oltre ai soliti Nole e Roger). Tuttavia la carriera dell’austriaco sembra essersi un po’ arenata proprio dopo aver raggiunto il punto più alto della propria carriera, ossia grazie alla vittoria nello US Open del 2020. Da lì in poi, un po’ per problemi fisici, un po’ forse per una certa sensazione di appagamento, la carriera di Thiem ha subito una brusca frenata. Ma quando si tratta di terra, non è un nome che può essere sottovaluto.
Dopo Thiem i bookmakers quotano la vittoria di Zverev e Medvedev: il tedesco in carriera ha ottenuto ottimi risultati anche sulla terra, ma il suo problema principale è caratterizzato dalla mancanza di continuità. Il russo invece ormai appare stabilmente come la seconda forza mondiale dietro a Djokovic, ma ha un pessimo rapporto con la terra quindi le aspettative su di lui sono piuttosto basse per quelle che sono le sue possibilità. Più probabile che sia già concentrato verso obiettivi più realistici e graditi come Wimbledon o US Open.
Chiudiamo infine con i nostri Sinner e Berrettini, ormai stabilmente protagonisti di ogni grande torneo e visti come possibili outsider al pari dello specialista Ruud o del “nuovo Nadal” Alcaraz.
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