Come ben sappiamo, la situazione attuale di Novak Djokovic non è delle più rosee. Il venti volte campione Slam (no vax convinto) sperava di fare il proprio ingresso in Australia presentando una dubbia esenzione medica per il vaccino anti-Covid-19. Tuttavia, le cose non sono andate come lui si aspettava e adesso sarà “ospite” del Park Hotel di Carlton fino a lunedì, quando i giudici si pronunceranno in maniera definitiva sulla sua espulsione dal Paese o meno. A prescindere da come si concluderà questa vicenda, una cosa è certa: molto presto potrebbe riproporsi lo stesso problema. Andiamo a scoprire di più!
Djokovic, dubbio Roland Garros
Come dicevamo, lunedì prossimo sapremo se a Novak Djokovic verrà concesso di mettere piede in Australia per giocare a Melbourne il primo Slam dell’anno, quello che potrebbe regalargli il sorpasso su Roger Federer e Rafa Nadal nella particolare classifica dei Major in bacheca: un obiettivo fisso nei suoi pensieri. Attualmente, la star serba è praticamente reclusa al Park Hotel di Carlton e lo sarà fino a lunedì, in attesa che il tribunale metta fine alla controversa vicenda. Per quanto riguarda il resto della stagione, invece, è innegabile che la convinta posizione no-vax possa portare a Djoker non pochi problemi.
Se Djokovic dovesse essere cacciato dall’Australia, infatti, la sua attenzione si volgerà subito a Parigi, dove andrà in scena (tra fine maggio e inizio giugno) il Roland Garros. E qui potrebbe aprirsi una questione molto simile a quella a cui stiamo assistendo in queste ore.
Il presidente francese Emmanuel Macron a inizio settimana ha spiegato la sua posizione estremamente forte contro coloro che rifiutano il vaccino: “Voglio davvero rompere le palle ai non vaccinati. Continueremo a farlo, fino alla fine. Questa è la strategia. Non manderò i non vaccinati in carcere. Non vaccinerò con la forza. Quindi bisogna dire loro che, dal 15 gennaio, non potranno più andare al ristorante, non potranno prendere un caffè, andare a teatro, al cinema. Quando la mia libertà minaccia quella degli altri, divento irresponsabile. Una persona irresponsabile non è più un cittadino”.
Sulla scia di queste parole, le nuove leggi in Francia richiedono che tutti gli sportivi siano vaccinati contro il coronavirus. Non è stato ancora deciso se tali regole si applicheranno anche ai giocatori provenienti dall’estero, ma molto presto ne sapremo di più. Certo è che non si prospetta una prima parte di 2022 semplice per Nole.
Djokovic, Wimbledon e US Open ok!
Una situazione diversa, invece, si prospetta per i restanti due Slam stagionali, Wimbledon e gli US Open. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, infatti, si è rifiutato di adottare misure troppo rigorose, quindi Djokovic dovrebbe poter giocare a Londra questa estate, indipendentemente dal fatto che sia vaccinato o meno. Idem per quel che concerne gli US Open, con il Governo statunitense che ha deciso, al contrario di quanto avvenuto in Australia, di non usare il pugno duro nella lotta al virus.
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