La Grande Madre Russia, una delle nazioni dalla tradizione più solida e regale di tutte, è attualmente rappresentata dalla repubblica che porta lo stesso nome. Sebbene si tratti di uno stato più piccolo di quello che prima comprendesse anche altre repubbliche come l’Ucraina, la Bielorussia e quelle caucasiche, la Russia attuale rispecchia la tradizione di grandezza dei periodi degli zar in varie sfere, una fra tutte è quella sportiva. A livello individuale, infatti, sono tanti gli atleti russi che si sono fatti valere ad altissimi livelli nella storia dello sport moderno, e se prendiamo in considerazione il tennis, negli ultimi trent’anni ci sono stati almeno tre tennisti provenienti da questo paese che hanno dato lustro alla tradizione sportiva russa.
Le vecchie e le nuove glorie russe del Tennis
In quest’analisi possiamo iniziare dal periodo che parte dagli anni ’90, durante i quali si registrò l’esplosione di un certo Eugeni Kafelnikov capace di laurearsi campione del Roland Garros nel 1996 dopo aver battuto in semifinale il favoritissimo Pete Sampras. Dotato di colpi veloci e potenti, Kafelnikov è stato il tennista di punta della prima Russia, quella nata dopo la rottura dell’Unione Sovietica e che quindi cercava un riscatto immediato. Vincitore anche dell’Australian Open nel 1999 e capace di arrivare fino al quarto posto del ranking ATP un anno prima, quest’ultimo è stato il primo russo a imporsi ad altissimi livelli, ispirando dunque un fenomeno odierno come quello di Daniil Medvedev, uno dei grandi favoriti al prossimo Australian Open secondo le quote delle scommesse di PlanetWin365, il quale si è da poco distinto per aver concluso il 2021 inanellando una serie di risultati eccezionali per sangue freddo e abilità nel competere. Una delle sue caratteristiche è senza dubbio quella di sapersi districare con la solidità di un veterano, nonostante abbia appena 26 anni. La splendida esibizione del moscovita classe 1996 agli Us Open, torneo da lui vinto mesi fa, gli ha permesso di coronarsi ad altissimi livelli, facendolo diventare così uno dei tennisti di grido del momento. Il russo è stato capace inoltre di arrivare al secondo posto della classifica ATP, rompendo così il dominio dei grandi quattro, ossia Federer, Nadal, Djokovic e Murray, i quali dal 2005 avevano occupato sempre i primi due gradini del podio.
Safin sfida il re del Tennis Roger Federer
Oltre a questi due grandi russi già citati, va segnalato un certo Marat Safin, che all’inizio degli anni 2000 ha sciorinato un tennis aggressivo e virtuoso diventando uno dei pochi avversari degni di Roger Federer, per molti il miglior tennista di sempre. Nato a Mosca nel 1980, il possente atleta di origini tartare, si fece notare poco più che ventenne agli Us Open 2000, quando sconfisse in finale il padrone di casa Pete Sampras in soli tre set, dando una prova di talento, forza e abnegazione fuori dal comune. Martoriato dagli infortuni, in seguito Safin avrebbe vinto solo un altro Grande Slam, ossia l’Australian Open, ma si sarebbe comunque distinto per il suo tennis virtuoso e fatto di punti impensabili, che ancora oggi lo rende uno dei giocatori più romantici ed esaltanti di sempre.
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