Nonostante una seconda parte di stagione dai mille tormenti, è stato un 2021 estremamente positivo per Lorenzo Musetti. Il diciannovenne toscano, a marzo, ha fatto per la prima volta il suo ingresso in top-100, diventandone (all’epoca) il più giovane rappresentante. Poi, con il grande exploit al Roland Garros, interrotto soltanto da Djokovic (e come!), è diventato il secondo tennista italiano dell’era Open a raggiungere gli ottavi di finale alla prima presenza nel tabellone principale di un Major, 37 anni dopo l’impresa realizzata da Francesco Cancellotti. Oggi è numero 59 al mondo. Insomma, il processo di crescita sembra che stia procedendo bene. E chissà che Muso assieme agli altri azzurri non ci regalerà uno storico trionfo in Coppa Davis.
Intanto, andiamo a fare un’analisi dettagliata, fondamentale per fondamentale, del suo potenziale tecnico (e non solo).
L’analisi dei migliori cinque tennisti italiani. Dopo Matteo Berrettini, Jannik Sinner , Lorenzo Sonego e Fabio Fognini, tocca a Lorenzo Musetti!
Benino la prima, con cui però raramente cerca il punto diretto. Lorenzo, infatti, privilegia un servizio in kick per poi prendere vantaggio nello scambio. La seconda è ancora troppo poco sostanziosa per poter competere ad altissimi livelli.
Avrebbe un po’ bisogno di uscire dalla sua zona di comfort. Ci spieghiamo. Nella maggior parte dei casi, Musetti si allontana dal campo e cerca di rispondere lungo (ciò anche “a causa” della sua impostazione tecnica a giocare con il rovescio a una mano). Ma questa è una scelta che non sempre paga. Cercare di controbattere il servizio dell’avversario più dentro il campo, magari, potrebbe portare qualche punto in più.
Dritto, voto 7
È il suo fondamentale meno naturale, ma non per questo malvagio. Anzi, il diritto di Musetti è un ottimo colpo in alcuni casi: quando è in fiducia ed ha il tempo di prepararselo, può essere devastante. Nel momento in cui, invece, Lorenzo è chiamato a rispondere a dei colpi violenti va in difficoltà.
Il rovescio a una mano che ha fatto innamorare l’Italia intera è la specialità di casa Musetti. Non esiste traiettoria o rotazione che il diciannovenne non sappia disegnare con questo colpo. Estetica ed incisività ai massimi livelli.
Se Musetti è in prossimità della rete chi è dall’altra parte dovrebbe sempre preoccuparsi. Grazie alle sue qualità tecniche e alla sua sensibilità di tocco, l’azzurro è un giocatore devastante quando si spinge in questa zona di campo. Gareggiare spesso e volentieri in doppio, inoltre, lo porta a progredire continuamente sotto questo aspetto.
Fisicità, voto 7.5
Vale lo stesso discorso che abbiamo fatto qualche giorno fa per Jannik Sinner. Il suo fisico deve ancora completarsi, ma fondamentalmente Musetti sta già messo bene. Alto, leggero e veloce. Tutte qualità fondamentali per il tennis moderno.
In questi mesi si è discusso a lungo su quali potessero essere le cause del suo calo di rendimento nella seconda parte di stagione. Sono state fatte tante analisi, tutte attendibili e al contempo contestabili. Ciò che è innegabile, tuttavia, è che l’aspetto mentale ha avuto un ruolo importante nel loop negativo di Muso da Parigi in poi. Lo ha confermato lo stesso Lorenzo, il quale ha anche ammesso di aver avuto dei problemi sentimentali. Le sconfitte, in campo e nella vita, fanno parte del processo di crescita e noi siamo sicuri che l’azzurro nei uscirà rafforzato da questo 2021. Sufficienza piena raggiunta per la maturità nonostante i diciannove anni.
Al netto degli ultimi risultati poco esaltanti, in cui ovviamente la tattica ha funzionato poco o nulla, in due anni di carriera ad alti livelli, Musetti ha dimostrato una buona capacità di leggere le partite e i relativi momenti. L’azzurro, in particolare, è molto bravo ad adattarsi al suo avversario nonché a destabilizzarlo. Ciò avviene, spesso, grazie alle sue giocate ad effetto e alle palle corte. Bene così, considerati anche gli ampi margini di miglioramento.
Anche in virtù del suo gioco affascinante e bello da vedere, Musetti è un giocatore molto carismatico. Per intenderci è uno di quelli che coinvolge emotivamente la folla con le sue magie. Raggiungendo l’olimpo del tennis, come Sinner e Berrettini, potrebbe diventare un vero trascinatore del movimento azzurro.
Punteggio totale 65,5. E voi, cosa ne pensate?
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